Roberto Zanasi
Curriculum della propria
attività scientifica e didattica
Modena, Ottobre 2003
Contents
1 Generalità
2 Attuale posizione
3 Posizioni precedentemente ricoperte
4 Formazione
5 Attività svolta
5.1 Attività scientifica
5.2 Attività didattica istituzionale
5.2.1 Incarichi ufficiali di insegnamento
5.2.2 Collaborazione ad attività didattica di insegnamenti ufficiali
5.3 Altre attività didattiche
5.4 Seminari di ricerca
5.5 Contratti di ricerca
5.6 Progetti di ricerca
5.7 Brevetti
5.8 Servizi prestati negli atenei
5.9 Organizzazione di eventi scientifici in sede nazionale e internazionale
5.10 Varie
6 Elenco delle 15 pubblicazioni presentate
7 Descrizione delle 15 pubblicazioni presentate
8 Pubblicazioni suddivise per categorie
8.1 A: 6 libri
8.2 B: 8 articoli su riviste internazionali
8.3 C: 3 capitoli di libri internazionali
8.4 D: 43 comunicazioni a congressi, simposi, workshops internazionali
8.5 E: 5 articoli su riviste a diffusione nazionale
8.6 F: 1 comunicazione a congressi, simposi, workshops nazionali
8.7 G: 9 rapporti interni
9 Sommari ragionati delle pubblicazioni
9.1 Simulazione di sistemi dinamici
9.2 Controllo Robusto - Sliding Mode con Azione Integrale
9.3 Modellistica di sistemi fisici: Power-Oriented Graphs
9.4 Generazione di traiettorie ottime
9.5 Problemi di controllo in ambito "automotive"
9.6 Altre tematiche di controllo
1 Generalità
Zanasi Roberto
Nato il 22 Aprile 1959 a Bomporto, Modena;
Residente in Via Bernini n. 1, c.a.p. 41030, Bomporto, Modena;
Telefono: (H) 059 901677, (W) 059 2056161;
E-mail: roberto.zanasi@unimo.it;
http://www.dii.unimo.it/zanasi/zanasi.htm.
2 Attuale posizione
Professore Associato Confermato
Settore Scientifico Disciplinare ING-INF/04 - Automatica;
Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia;
Facoltà di Ingegneria, Sede di Modena.
Afferisce e lavora presso il:
Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione (DII)
Via Vignolese 905
41100 Modena, Italy
Tel: 059 2056161;
Fax: 059 2056129. |
3 Posizioni precedentemente ricoperte
- Nov. 2001 - oggi:
- Professore Associato confermato presso il Dipartimento di
Ingegneria dell'Informazione (DII) dell'Università di Modena e
Reggio Emilia
-
- Nov. 1998 - Ott. 2001:
- Professore Associato non confermato per 3 anni presso il
Dipartimento di Scienze dell'Ingegneria (DSI) dell'Università di
Modena e Reggio Emilia.
-
- Mar. 1997 - Ott. 1998:
- Ricercatore confermato per 18 mesi per il settore
scientifico disciplinare K04X (Automatica) presso il DEIS di
Bologna.
-
- Set. 1995:
- Visiting Scientist per 1 mese presso l'Université
Catholique de Louvain, Louvain-La-Neuve, Belgium, su
invito del Prof. Raymond Gorez, per svolgere ricerche riguardanti
l'uso di controllori nonlineari di tipo Sliding Mode per il
controllo di posizione "point-to-point" di sistemi robotici.
Questo periodo all'estero è stato finanziato con fondi della
rete europea ERNET nell'ambito del programma Human Capital and
Mobility.
-
- Mar. 1994 - Feb. 1997:
- Ricercatore non confermato per 3 anni per il settore
scientifico disciplinare K04X (Automatica) presso il DEIS di
Bologna.
-
- Ott. 1993 - Feb. 1994:
- Borsista per 5 mesi con borsa di studio CNR usufruita presso
il DEIS di Bologna nell'ambito del Progetto Finalizzato
"Robotica". Tematica generale "Applicazioni non industriali".
Tematica specifica "Sistemi robotici avanzati".
-
- Ott. 1992 - Set. 1993:
- Borsista per 12 mesi con borsa di studio CNR usufruita
presso il Dipartimento di Elettronica, Informatica e Sistemistica
(DEIS) di Bologna nell'ambito del Progetto Finalizzato
"Robotica". Tematica generale "Controllo dei Robot". Tematica
specifica "Tecniche di elaborazione per il controllo dei robot".
-
- Feb. 1992 - Set. 1992:
- Borsista per 8 mesi con borsa di Studio CNR per l'estero,
usufruita presso l'Artificial Intelligence Lab., Massachusetts
Institute of Technology (MIT), Cambridge, MA, USA,
sotto la direzione del Dr. K. Salisbury. Durante questo periodo il
candidato si è occupato di modellistica dinamica e simulazione
di sistemi robotici, con particolare riferimento al sistema
robotico "Whole Arm Manipulator", e su tale sistema ha
sperimentato nuovi algoritmi di controllo robusto del tipo
"Discontinuous Integral Control".
-
- Ago. 1991 - Set. 1991:
- Visiting Scientist per 2 mesi presso l'Artificial
Intelligence Lab., Massachusetts Institute of Technology (
MIT), Cambridge, MA, USA, su invito del Dr. K. Salisbury.
Durante questo periodo ha sperimentato nuovi algoritmi di
controllo robusto sul giunto Master del sistema robotico "Whole
Arm Manipulator".
-
- Aprile 1991:
- Visiting Scientist per 1 mese presso l'International
Research Institute for Management Sciences (IRIMS),
Mosca, USSR, su invito dell'Accademico S. V. Emelyanov per
svolgere ricerche riguardanti l'uso di controllori non lineari per
la stabilizzazione di sistemi incerti.
-
- Gen. 1989 - Dic. 1991:
- Borsista per 3 anni iscritto al IV Ciclo del Dottorato di
Ricerca in "Ingegneria dei Sistemi" erogato dal consorzio tra le
Università di Bologna, Firenze e Padova e coordinato dal
Prof. G. Marro.
-
- 1987 - 1989:
- Collaboratore di Ricerca nell'ambito di una convenzione tra
la società MARPOSS s.p.a. ed il DEIS dell'Università di
Bologna.
4 Formazione
- 10 Dic. 1986:
- Laureato con lode in Ingegneria
Elettronica presso l'Università di Bologna discutendo la
tesi "Realizzazione di Algoritmi di Fast Fourier Transform su
Digital Signal Processor Texas TMS32010". Relatore:
Prof. A. Tonielli. Correlatori: Proff. C. Bonivento e C. Morandi.
-
- 11 Lug. 1992:
- Dottore di Ricerca in "Ingegneria dei
Sistemi" discutendo la Tesi "Controllo Discontinuo di Sistemi
Dinamici con Applicazioni alla Robotica" riguardante alcuni
sviluppi teorici sul controllo dei Sistemi a Struttura
Variabile.
-
- Aprile 1991:
- 1 mese di studio all'estero presso
l'International Research Institute for Management Sciences (
IRIMS), Mosca, USSR, su invito dell'Accademico
S. V. Emelyanov per svolgere ricerche riguardanti la Teoria del
Controllo Binario e l'uso di controllori non lineari per la
stabilizzazione di sistemi incerti.
-
- Ago. 1991 - Set. 1992:
- 10 mesi di studio all'estero, suddivisi in 2 periodi, presso
l'Artificial Intelligence Lab., Massachusetts Institute of
Technology (MIT), Cambridge, MA, USA, su invito del
Dr. K. Salisbury. Durante questo periodo ha sperimentato nuovi
algoritmi di controllo robusto sul giunto Master del sistema
robotico "Whole Arm Manipulator".
-
- Set. 1995:
- 1 mese di studio all'estero presso l'Université
Catholique de Louvain, Louvain-La-Neuve, Belgium, su
invito del Prof. Raymond Gorez per svolgere ricerche riguardanti
l'uso di controllori nonlineari di tipo Sliding Mode per il
controllo di posizione point-to-point di sistemi robotici.
5 Attività svolta
5.1 Attività scientifica
Temporalmente, l'attività scientifica del candidato può essere
sostanzialmente suddivisa in due periodi distinti.
Il primo periodo, che va dal 1987 al 1998, si è svolto presso il
DEIS dell'Università di Bologna e coincide, grossomodo, con i 3
anni del dottorato di ricerca, con i vari periodi di studio
all'estero e con i 4 anni di attività come ricercatore. Durante
questo periodo il candidato ha lavorato all'interno del gruppo si
ricerca coordinato dal Prof. Claudio Bonivento e si è occupato
di attività di riguardanti principalmente: la Simulazione di
sistemi dinamici, la Teoria dei Sistemi a Struttura Variabile, la
Teoria del Controllo Binario, la Modellistica e il Controllo di
sistemi elettromeccanici con particolare riferimento ai Motori
Elettrici e ai Sistemi Robotici.
I contributi scientifici più
significativi del candidato durante questo periodo, fatti in
collaborazione anche con altri colleghi, hanno riguardato
principalmente la simulazione di sistemi dinamici, la teoria del
Controllo Binario e lo sviluppo della teoria dei Sistemi a
Struttura Variabile con Azione Integrale.
Un'attività che invece è stata promossa e sviluppata in modo
autonomo dal candidato durante questo periodo è stata lo
sviluppo di una nuova tecnica modellistica grafica, denominata
"Power-Oriented Graphs", che il candidato ha poi diffusamente
utilizzato nei suoi lavori scientifici. Un'altra attività di
ricerca nata in questo periodo \` e stata quella dei Generatori di
Traiettorie. Tale tematica, inizialmente promossa dal
Prof. A. Tonielli, è stata poi sviluppata dal candidato sia in
modo autonomo che in collaborazione con altri colleghi.
Il secondo periodo di ricerca, che va dal 1998 al 2003, coincide
sostanzialmente con la presa di servizio del candidato presso
l'Università di Modena e Reggio Emilia in qualità di
Professore Associato. Durante questo periodo il candidato,
nonostante abbia dovuto far fronte ad un pesante impegno
didattico (essendo l'unico docente del raggruppamento di
Automatica a Modena), si è impegnato nel cercare di attivare
nuove linee di ricerca e nel far crescere nuove persone. In
particolare, ha attivato numerose collaborazioni di ricerca con
importanti aziende del comprensorio modenese (Ferrari, Case-New
Holland, Coop. Bilanciai, ecc.) ed è stato Tutor di due
dottorandi di ricerca (il Dott. Riccardo Morselli e il
Dott. Germani Sandoni) che ha cercato di coinvolgere sulle sue
attività di ricerca vecchie e nuove. Le collaborazioni di
ricerca attivate hanno riguardato principalmente la modellistica e
il controllo di sistemi elettromeccanici e in particolare il
settore automotive. Una parte dei risultati scientifici attenuti
è già stata pubblicata in numerosi articoli, molti dei quali
presentati in importanti conferenze internazionali. Altre
attività di ricerca attualmente in atto (ad esempio, il
controllo del beccheggio di un trattore o il controllo
dell'assetto in curva di un'autovettura) hanno già dato buoni
risultati pratici e saranno presto sottoposte a pubblicazione.
Nel complesso, le tematiche di ricerca maggiormente sviluppate dal
candidato in questi due periodi sono state le seguenti:
a) Simulazione di sistemi dinamici.
In questo
ambito, il candidato ha sviluppato e messa a punto un programma,
denominato MICOSS, orientato alla simulazione di sistemi dinamici
lineari, non lineari, a tempo-continuo e a tempo-discreto.
Il programma permette di specificare non solo i
parametri del sistema fisico da controllare, ma anche quelli dei
vincoli realizzativi e delle condizioni operative del dispositivo
di controllo, quali per esempio l'aritmetica di elaborazione, il
periodo di campionamento delle variabili, la commutazione dei
segnali di attuazione, ecc. All'interno del programma sono
presenti anche numerosi blocchi dedicati alla simulazione di
sistemi di controllo di tipo PWM. Lo sviluppo di programmi
simulativi del tipo Matlab/Simulink ha ormai reso obsolete le
funzionalità grafiche del programma MICOSS, ma il lavoro svolto
dal candidato nello sviluppo di questo programma gli ha permesso
di maturare competenze specifiche nel settore della modellistica e
della simulazione dei sistemi dinamici che lo ha portato
successivamente allo sviluppo della tecnica modellistica
denominata "Power-Oriented Graphs".
b) Controllo Robusto e Controllo Sliding Mode con Azione
Integrale.
Lo studio comparato della teoria del Controllo Binario e della
più diffusa teoria del Controllo Sliding Mode ha portato il
candidato a sviluppare un nuovo regolatore non lineare che combina
fra loro queste due tecniche di Controllo. L'algoritmo proposto
è del tipo a Struttura Variabile con l'aggiunta originale di
un'azione integrale non lineare che si dimostra essere efficace
nello stimare i disturbi esterni agenti sul sistema. L'azione
della parte integrale, unitamente alla presenza del termine
switching di ampiezza piccola a piacere, permette di ottenere un
comportamento globale molto "robusto" sia rispetto all'azione
dei disturbi esterni che alle variazioni di parametri interni.
Questa nuova tecnica di controllo, denominata Controllo
Discontinuo con Azione Integrale, inizialmente è stata studiata
e sviluppata per sistemi tempo-continui e poi successivamente è
stata estesa anche al caso di sistemi tempo-discreti. In
particolare, nel caso tempo-discreto sono state proposte nuove
strutture di controllo robusto, sia di natura statica che
adattativa, che sono in grado di assicurare una forte reiezione
dei disturbi esterni garantendo contemporaneamente anche una buona
riduzione del chattering presente all'interno del sistema. La
tecnica sliding mode con azione integrale è stata anche
utilizzata per progettare un regolatore non lineare con
retroazione dall'uscita in grado di assicurare ad un sistema non
lineare l'inseguimento asintotico di una traiettoria di
riferimento. Questo tipo di regolatore non lineare può essere
applicato sia a sistemi a fase minima che non minima. Questo tipo
di controllo sliding mode con azione integrale è attualmente
utilizzato con successo anche in alcuni importanti realizzazioni
industriali in ambito automotive e motion control.
c) Modellistica matematica di sistemi fisici:
Power-Oriented Graphs. Lo studio delle problematiche di
modellistica e simulazione dei sistemi dinamici ha portato il
candidato a sviluppare particolari schemi a blocchi, denominati
Power-Oriented Graphs (POG) che permettono un più diretto
controllo dei flussi di potenza presenti all'interno del sistema
fisico. Tali schemi sono particolmente utili sia nella fase di
modellazione del sistema, che nella fase di verifica della
correttezza dei risultati simulativi. Tra le altre
caratteristiche, alcuni degli aspetti interessanti di questi
schemi a blocchi sono: a) una diretta corrispondenza tra i blocchi
dello schema e gli elementi fisici reali; b) la possibilità di
inversione ingresso-uscita del sistema senza modificare la
struttura del grafo; c) la capacità di rappresentare sistemi
fisici sia mono che multi-dimensionali; d) la possibilità di
"trasformare" gli schemi POG mediante l'utilizzo di semplici
regole di trasformazione grafica; e) l'esistenza di un legame
diretto tra la rappresentazione grafica POG e la corrispondente
rappresentazione matematica nello spazio degli stati. f) la
possibilità di "ridurre" lo schema POG originario ad uno
schema POG semplificato mediante l'uso di opportune trasformazioni
di "congruenza". Questa tecnica di modellistica grafica è
stata sviluppata dal candidato in modo autonomo e originale.
Peraltro, tale tecnica ha mostrato di avere forti affinità con
un'altra tecnica modellistica, denominata "Bond-Graphs",
sviluppata negli anni 60' negli Stati Uniti dal
Prof. D.C. Karnopp.
I principali vantaggi della tecnica POG rispetto a quella dei Bond-Graphs
sono: 1) una rappresentazione grafica molto più semplice basata
sull'utilizzo di semplici schemi a blocchi opportunamente
strutturati; 2) un legame più semplice e diretto con la
descrizione dinamica del sistema nello spazio degli stati; 3) una
maggiore semplicità nella trasformazione e nella riduzione in
forma minima dei sistemi dinamici presi in considerazione; 4) la
possibilità di poter leggere e comprendere gli schemi a blocchi
di tipo POG anche senza conoscere le caratteristiche di questa
tecnica modellistica.
Esempi di modellistica POG sono
presenti in molti dei lavori scientifici del candidato, il quale
ha utilizzato questa tecnica tutte le volte che si rendeva
necessario descrivere in modo sintetico e chiaro il comportamento
dinamico del sistema fisico oggetto della trattazione.
d) Generazione di traiettorie ottime.
Nella movimentazione e nel controllo dei sistemi elettromeccanici,
svolge una funzione importante la determinazione di azioni di
controllo in avanti e la scelta della traiettorie ottime da
inseguire. In questo campo il candidato ha sviluppato particolari
strutture dinamiche non lineari che automaticamente generano le
traiettorie ottime "a tempo minimo" e "senza overshoot"
compatibili con opportuni vincoli che possono essere imposti alle
variabili di stato del sistema fisico in oggetto come, per
esempio, la saturazione degli ingressi o il valore massimo
ammissibile per variabili di stato del tipo: coppia, velocità,
accelerazione, jerk, ecc. Inizialmente il generatore di
traiettorie è stato sviluppato per sistemi del secondo ordine
tempo-continuo e tempo-discreto. Successivamente è stato esteso
anche al caso dei sistemi del terzo ordine sia tempo-continui che
tempo-discreti. I risultati che si ritengono più significativi
dell'attività di ricerca svolta in questo campo riguardano: 1)
la determinazione della legge di controllo che nel caso dei
sistemi tempo-discreti del terzo ordine garantisce l'inseguimento
del segnale di riferimento in tempo minimo e senza overshoot. In
questo caso si dimostra che il regolatore ottimo è costituito da
un insieme numerabile di regolatori "lineari", ognuno dei quali
è attivo in una particolare regione dello spazio degli stati; 2)
la determinazione della legge di controllo che nel caso dei
sistemi tempo-continui del terzo ordine garantisce tempo minimo e
l'assenza di overshoot anche nel caso in cui siano presenti,
contemporaneamente, dei vincoli sul valore massimo di velocità,
accelerazione e jerk. In questo caso il regolatore presenta
un'interessante struttura "nidificata" di tipo min-max. Si
ritiene che i risultati ottenuti teoricamente in questo campo
possano essere di notevole interesse, anche applicativo, nel
campo del motion control.
e) Problemi di controllo in ambito "automotive". Negli
ultimi anni il candidato ha attivato numerose collaborazioni di
ricerca con importanti aziende che operano nel settore
"automotive", quali per esempio la Società Ferrari S.p.A. e la
Società Case-New Holland Italia. Tali collaborazioni hanno
portato il candidato ad approfondire numerose tematiche di
controllo in questo settore. In particolare, sono state affrontate
tematiche riguardanti il controllo di un sistema frizione, il
controllo di coppia di un sistema di trasmissione, il controllo
elettronico di un cambio marcia, il controllo attivo di una
sospensione idraulica, di un servosterzo, di un differenziale,
ecc. Queste attività di ricerca hanno portato alla pubblicazione
di numerosi articoli, molti dei quali presentati a convegni
internazionali, riguardanti la modellistica e il controllo di
sistemi elettromeccanici. In questo ambito sono state utilizzate
anche le competenze scientifiche maturate in altri settori. La
tecnica modellistica "Power-Oriented Graphs" è stata
estesamente utilizzata per descrivere in modo semplice e diretto
il modello dinamico, quasi sempre non lineare, di tutti i sistemi
elettromeccanici, anche complessi, presi in considerazione. Le
competenze maturate con il programma di simulazione MICOSS e con
lo studio dei sistemi a struttura variabile hanno permesso al
candidato di risolvere efficacemente importanti problemi di
simulazione di sistemi complessi a dimensione dinamica variabile,
come per esempio il caso di frizioni con parastrappi, o parti
meccaniche che interagiscono per mezzo di attrito statico.
L'attività di ricerca svolta nell'ambito dei generatori di
traiettorie ha permesso di giungere alla definizione di nuovi
profili di accelerazione da dare all'autovettura in modo da
ottenere un miglior comfort di guida durante i cambi marcia.
Altre tematiche in questo campo che sono state oggetto di
pubblicazioni sono le seguenti: 1) analisi delle strutture di
controllo da utilizzare nei sistemi di tipo "steer-by-wire"; 2)
modellistica dinamica e controllo di frizioni in bagno d'olio
attuate in modo elettro-idraulico; 3) sensitività artificiale
nel controllo elettronico del servosterzo per migliorare la
sicurezza di guida.
f) Altre tematiche di controllo. In parallelo alle
attività di ricerca sopra descritte, il candidato si è
occupato, in modo percentualmente meno significativo, anche di
altre tematiche nel settore dei controlli. Tra queste è
possibile segnalare: 1) lo sviluppo, in collaborazione con il
Prof. G. Marro, di semplici "formule di inversione" che
permettono la sintesi delle reti correttrici di uso più comune
(anticipatrice, ritardatrice e a ritardo e anticipo) in modo
semplice e diretto. Uno degli aspetti più interessanti di queste
formule di inversione è la loro chiara interpretazione
geometrica sul piano complesso di Nyquist; 2) modellistica e
controllo elettronico multifase di un sistema di illuminazione
pubblica; 3) messa a punto di algoritmi per la compensazione degli
effetti di isteresi in dispositivi per la misura delle forze e in
particolare per le celle di carico. L'algoritmo non lineare di
natura discreta messo a punto in questo ambito è diventato
oggetto di un brevetto attualmente attivo a livello europeo.
5.2 Attività didattica istituzionale
5.2.1 Incarichi ufficiali di insegnamento
Tutti gli incarichi ufficiali di insegnamento sono stati svolti
presso la Facoltà di Ingegneria dell'Università degli Studi di
Modena e Reggio Emilia. In particolare, gli insegnamenti ufficiali
svolti nei vari anni accademici sono stati i seguenti:
- 2002-03:
- - Controlli Automatici A. C.d.L.: Ing. Infor., Ing. Elett. e Ing. delle Telec.;
- Controlli Automatici B. C.d.L. in Ing. Elettronica;
- Teoria dei Sistemi (Supplenza). C.d.L.: Ing. Informatica, Ing. Elettronica;
- Sistemi di Controllo Veicolo (Supplenza). L. Spec. in Ing. del Veicolo.
-
- 2001-02:
- - Controlli Automatici. C.d.L.: Ing. Informatica, Ing. Elettronica;
- Teoria dei Sistemi (Supplenza). C.d.L.: Ing. Informatica, Ing. Elettronica;
- Fondamenti di Controlli Automatici (Supp.). C.d.L. in Ing. Meccanica.
-
- 2000-01:
- - Controlli Automatici. C.d.L. in Ing. Informatica e in Ing. Elettronica;
- Controlli Automatici I e II (Mutuato). D.U. in Ing. Informatica;
- Teoria dei Sistemi (Supplenza). C.d.L. in Ing. Informatica;
-
- 1999-00:
- - Controlli Automatici. C.d.L. in Ing. Informatica e in Ing. Elettronica;
- Controlli Automatici I e II (Mutuato). D.U. in Ing. Informatica;
- Teoria dei Sistemi (Supplenza). C.d.L. in Ing. Informatica;
-
- 1998-99:
- - Controlli Automatici. C.d.L.: Ing. Informatica, Ing. Elettronica;
- Controlli Automatici I e II (Mutuato). D.U. in Ing. Informatica;
- Teoria dei Sistemi (Supplenza). C.d.L. in Ing. Informatica;
-
- 1997-98:
- - Teoria dei Sistemi. C.d.L. in Ing. Informatica e Automatica;
Indicativamente, il numero medio di studenti per insegnamento è stato il seguente:
Controlli Automatici | 100 studenti; |
Controlli Automatici I e II | 40 studenti; |
Controlli Automatici A | 140 studenti |
Controlli Automatici B | 75 studenti |
Teoria dei Sistemi | 60 studenti; |
Fondamenti di Controlli Automatici | 40 studenti. |
Sistemi di Controllo Veicolo | 10 studenti.
|
5.2.2 Collaborazione ad attività didattica di insegnamenti ufficiali
Tutte le esercitazioni e i seminari svolti a supporto di incarichi
di insegnamento ufficiali sono stati svolti presso le Facoltà di
Ingegneria delle Università di Bologna (UNIBO) e di Modena e
Reggio Emilia (UNIMO). In particolare, le attività svolte nei
vari anni accademici sono state le seguenti:
- 1997-98:
- - Esercitazioni di "Controlli Automatici". Prof. G. Marro. ING-MEC, UNIBO.
- Tutore del modulo di "Controllo dei Processi". DU-TELED, UNIBO.
-
- 1996-97:
- - Esercitazioni di "Controlli Automatici". Prof. G. Marro. ING-MEC, UNIBO.
- Esercitazioni di "Controlli Automatici I e II". DU-INF-AUT, UNIMO.
- Tutore del modulo di "Controllo dei Processi". DU-TELED, UNIBO.
-
- 1995-96:
- - Esercitazioni di "Controlli Automatici". Prof. G. Marro. ING-MEC, UNIBO.
- Esercitazioni di "Controlli Automatici I e II". DU-INF-AUT, UNIMO.
- Tutore del modulo di "Controllo dei Processi". DU-TELED, UNIBO.
-
- 1994-95:
- - Esercitazioni di "Controlli Automatici". Prof. C. Bonivento. ING-INF, UNIMO.
- Esercitazioni di "Controlli Automatici". Prof. G. Marro. ING-MEC, UNIBO.
- Tutore del modulo di "Controllo dei Processi". DU-TELED, UNIBO.
-
- 1993-94:
- - Esercitazioni di "Controlli Automatici". Prof. C. Bonivento. ING-INF, UNIMO.
-
- 1988-92:
- - Esercitazioni di "Controllo dei Processi". Prof. C. Bonivento. ING-INF, UNIBO;
Le attività sono state svolte all'interno dei seguenti percorsi formativi:
- ING-INF: Corso di Laurea in Ingegneria Informatica;
- ING-MEC: Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica;
- DU-INF-AUT: Diploma Universitario in Ingegneria Informatica e Automatica.
- DU-TELED: Diploma Universitario in Ingegneria Informatica e Automatica erogato in forma teledidattica dal Consorzio Nettuno.
5.3 Altre attività didattiche
Altre attività didattiche sono state svolte dal candidato presso
aziende, all'interno di masters e a favore degli studenti. In
particolare si segnala che:
- Nel 2004:
- ha svolto un corso di aggiornamento di 16 ore dal titolo "Controllistica,
controlli automatici, automatismi, modelli matematici, strutture SW per la
realizzazione di simulazione" commissionato dalla Societą SFIDA2000
S.R.L. di Firenze.
-
- Dall'A.A. 2000/01 in poi:
- ha reso disponibile in rete, all'indirizzo
"http://www.dii.unimo.it/zanasi/zanasi.htm", tutto il materiale
didattico e informativo riguardate tutti gli insegnamenti di cui
il candidato è docente. In particolare, sul sito sono
disponibili: le dispense dei corsi, il programma svolto in aula
giorno per giorno, gli esercizi svolti in aula, le esercitazioni
svolte in laboratorio, alcuni compiti d'esame svolti, esercizi in
preparazione dell'esame, i testi di riferimento, gli avvisi, le
tesi disponibili e tutte le informazioni che il docente ritiene
utile fornire agli studenti.
-
- Nel 2001 e nel 2002:
- ha svolto una serie di seminari (per un totale di circa 40 ore nel
2001 e 14 ore nel 2002) su "Approccio Sistemistico al Veicolo"
nell'ambito del corso FSE Ob. 3 C.3 012755 RER "Master in
Ingegneria del Veicolo", co-organizzato dalla Facoltà di
Ingegneria, sede di Modena, presso il Democenter di Modena.
-
- Nel 1999:
- ha svolto una serie di seminari (per un totale di circa 30 ore) su
"Fondamenti di Controlli Automatici" presso la Società New
Holland S.p.A. di Modena.
-
- Dal 1990 al 1999:
- il candidato si è impegnato nel preparare materiale didattico
che potesse essere di ausilio agli studenti nella preparazione dei
vari insegnamenti di cui il candidato è stato docente e/o
esercitatore. In particolare il candidato ha collaborato alla
realizzazione dei seguenti libri di natura didattica:
1) R. Zanasi, "Esercizi di Controlli Automatici - Compiti d'esame
svolti", Esculapio, Progetto Leonardo, Bologna 1999.
2) C. Bonivento, C. Melchiorri, A. Tonielli, R. Zanasi,
"Controllo dei processi: schemi di lezione ed esercizi",
Pitagora, Bologna, Gennaio 1996.
3) C. Bonivento, C. Melchiorri, R. Zanasi, "Sistemi di Controllo
Digitale", Esculapio Editore, Collana: Progetto Leonardo,
Bologna, Dicembre 1995.
4) C. Bonivento, A. Tonielli, R. Zanasi, "Simulazione di Sistemi
Dinamici con Programma MICOSS", Pitagora Editrice Bologna,
Gennaio 1990.
-
- Nel Marzo - Aprile 1993:
- è stato docente, per un totale di 42 ore di lezione, del modulo
"Progetto di Sistemi di Controllo" nell'ambito del corso per
"Tecnico di Automazione Industriale", organizzato dall'EnAIP di
Rimini in collaborazione con il DEIS dell'Università di Bologna;
5.4 Seminari di ricerca
Ha tenuto, su invito, vari seminari di ricerca a livello nazionale
e internazionale, illustrando i risultati del proprio lavoro di
ricerca. I seminari più importanti sono stati i seguenti:
- Nel 1999 e nel 2000:
- ha svolto due seminari (8 ore ciascuno) su tematiche di Controllo
Robusto e Sliding Mode nell'ambito del Dottorato di Ricerca in
"Ingegneria dei Sistemi" dell'Università di Bologna.
-
- Nel Settembre 1997:
- ha tenuto un seminario dal titolo "Sistemi di Controllo Robusto
(Controllo Binario e Sliding Mode)" all'interno del il Dottorato
di Ricerca in "Ingegneria dei Sistemi", sedi consorziate di
Bologna, Firenze e Padova.
-
- Il 7 Aprile 1997:
- ha tenuto un seminario dal titolo "Nonlinear Filter for Smooth
Trajectory Generator" presso "l'Institute of Info Theory and
Automation" dell'Università di Praga su invito del
Prof. Vladimir Kucera.
-
- Il 27 Ottobre 1995:
- ha tenuto un seminario dal titolo "Controllo Robusto con Azione
Integrale", Incontro Annuale dei Ricercatori MURST 40%,
Facoltà di Ingegneria, Napoli.
-
- Il 4 October 1995:
- ha tenuto un seminario dal titolo "Dynamic Modelling with
Power-Oriented Graphs", Université Catholique de Louvain,
Louvain-La-Neuve, Belgium.
-
- Il 18 Febbraio 1994:
- ha tenuto un seminario dal titolo "Power-Oriented Graphs",
University of Twente, Netherlands.
-
- Il 14 Gennaio 1993:
- ha tenuto un seminario dal titolo "Power-Oriented Graphs per la
Modellistica di Sistemi Dinamici", DEIS, Università di Bologna.
-
- Il 15 Luglio 1991:
- ha tenuto un seminario dal titolo "The Binary Control Theory:
some basic concepts", AI Lab, MIT, Boston, MA.
-
- Il 22 Aprile 1991:
- ha tenuto un seminario dal titolo "Control Activity for Robotic
Systems at University of Bologna", IRIMS, Moscow.
-
- Il 29 Gennaio 1991:
- ha tenuto un seminario dal titolo "Uncertain Systems
Stabilization via Binary Control Approach", Politecnico di
Milano. In collaborazione con il Dr. Ashot Nersisian.
-
- Il 22 Gennaio 1991:
- ha tenuto un seminario dal titolo "Stabilizzazione di Sistemi
Dinamici Incerti: Controllo Binario e Sistemi con Ritardo",
Dipartimento di Matematica, Università di Bologna. In
collaborazione con il Dr. Ashot Nersisian.
-
- Il 24 Settembre 1990:
- ha tenuto un seminario dal titolo "Controllo con Calcolatore di
Macchine e Processi" per la parte relativa all'utilizzo di
strumenti di simulazione (MICOSS), ASTER, Bologna.
-
- Il 30 Marzo 1990:
- ha tenuto un seminario dal titolo "Controllo Binario: Simulazione
e Progettazione Assistita", Incontro di Studio - Robotica,
Università di Roma "La Sapienza".
-
- Nel periodo 1990-96:
- ha svolto una serie di seminari all'interno del Dottorato di
Ricerca in "Ingegneria dei Sistemi", sedi consorziate di
Bologna, Firenze e Padova, e precisamente: "Introduzione ai
Concetti del Controllo Binario" (ai dottorandi del V e VI ciclo),
8 Ottobre 1990 e 10 Ottobre 1991; "Sistemi di Controllo Robusto
(Controllo Binario e Sliding Mode)", (ai dottorandi del VII,
VIII, IX e X ciclo) 29 Settembre 1992, e 27 Aprile 1993, 5 Luglio
1994 e 13 Luglio 1995.
-
- 14 Dicembre 1989:
- ha tenuto un seminario dal titolo "Controllo Binario e Sliding
Mode: Teoria di Base e Progettazione Assistita", Robotica -
Seminari di ricerca, Bologna.
5.5 Contratti di ricerca
Nel seguito vengono elencati i contratti di ricerca di cui il
candidato è stato responsabile scientifico per i Dipartimenti
di Scienze dell'Ingegneria (DSI) e di Ingegneria dell'Informazione
(DII) da quando ha preso servizio come professore associato presso
l'Università di Modena e Reggio Emilia.
Nel 2003:
- Contratto di ricerca dal titolo "Caratterizzazione e
Identificazione della Curva di trasmissibilità di una Frizione
per Cambio Robotizzato".
In collaborazione con la Società Ferrari S.P.A.,
Maranello (MO).
-
Contratto di ricerca dal titolo "Sviluppo di una applicazione per
il controllo del beccheggio di un trattore agricolo a velocità
specifiche".
In collaborazione con la Società CNH Italia S.p.A. di
Modena.
-
Contratto di ricerca dal titolo "Modellistica dinamica di sistemi
elettro-attuati per il controllo della trasmissione di veicoli stradali".
In collaborazione con la Società Digitek S.p.A.,
Concordia (MO)
Nel 2001:
- Contratto di ricerca dal titolo "Algoritmi ed elettronica
digitale per celle di carico ad alta precisione - Terzo anno".
In collaborazione con la Società Coop. Bilanciai
Campogalliano (MO).
Nel 2000:
- Contratto di ricerca dal titolo "Studio di fattibilità e
progetto ottimale di un sistema di conversione dell'energia
elettrica per l'alimentazione di sistemi di illuminazione
pubblica". Progetto coordinato dal Prof. F. Fantini. Il candidato
è stato responsabile della sola parte di controllo del
progetto.
In collaborazione con la Società Conchiglia S.p.A. di
Reggio Emilia.
-
Contratto di ricerca dal titolo "Algoritmi ed elettronica
digitale per celle di carico ad alta precisione - Secondo anno".
In collaborazione con la Società Coop. Bilanciai
Campogalliano (MO).
-
Contratto di ricerca dal titolo "Modellistica dinamica del
sistema di trasmissione di un'autovettura e controllo della coppia trasmessa".
In collaborazione con la Società Ferrari S.P.A. di
Maranello (MO).
Nel 1999:
- Contratto di ricerca dal titolo "Algoritmi ed elettronica
digitale per celle di carico ad alta precisione - Primo anno".
In collaborazione con la Società Coop. Bilanciai
Campogalliano (MO).
-
Contratto di ricerca dal titolo "Ottimizzazione dei profili di
moto di un sistema di controllo assi azionato da motori
passo-passo e brushless".
In collaborazione con la Società
Sytech S.R.L., Funo di Argelato (BO).
5.6 Progetti di ricerca
Nel seguito vengono elencati i progetti di ricerca che il candidato ha
promosso o a cui il candidato ha partecipato:
- Dal 1998 al 2000:
-
è stato promotore, in collaborazione con la Coop. Bilanciai
Campogalliano, di un progetto di ricerca triennale dal titolo
"Algoritmi ed elettronica digitale per celle di carico ad alta
precisione" all'interno del Progetto Finalizzato
"Materiali e Dispositivi per l'Elettronica dello Stato Solido
II" (MADESS II), sottoprogetto "Sensori", tematica
"Sensori a stato solido". Il progetto proposto è stato
finanziato. In particolare, l'unità operativa di Modena,
coordinata dal candidato, è stata finanziata mediante tre
specifici contratti di ricerca riportati nella
Sezione 5.5.
-
- Dal 1998 al 1999:
-
ha partecipato al progetto PRIN di durata biennale dal
titolo "Sensori avanzati e tecniche di controllo per la
manipolazione robotica". Coordinatore: Prof. Salvatore Nicosia.
Responsabile scientifico: Prof. Claudio Melchiorri. Impegno
personale: 4 mesi/uomo per anno.
-
- Nel 1999:
-
ha promosso un progetto biennale di ricerca
applicata dal titolo "Celle di carico elettroniche per sistemi
di pesatura dinamica". Il progetto, finanziato dall'Università
di Modena e Reggio Emilia, è stato svolto in collaborazione con
la Società Coop. Bilanciai Campogalliano (MO).
-
- Nel 1999:
- ha avuto una donazione a supporto del progetto
biennale di ricerca applicata dal titolo "Celle di carico
elettroniche per sistemi di pesatura dinamica".
Società donatrice: Coop. Bilanciai Campogalliano.
-
- Dal 2000 al 2001:
-
ha partecipato al progetto PRIN di durata biennale dal
titolo "Riconfigurazione del Controllo in Sistemi
Fault-Tolerant". Coordinatore: Prof. Edoardo Mosca. Responsabile
scientifico: Prof. Claudio Bonivento. Impegno personale: 4
mesi/uomo per anno.
-
- Dal 2001 al 2002:
-
ha promosso progetto di ricerca dal titolo "Modellistica e
Controllo dei Dispositivi di Trasmissione del Moto in
un'Autovettura ad Elevate Prestazioni Dinamiche" finanziato dalla
Società Ferrari S.p.A., (MO). Sui fondi di questo
progetto di ricerca è stata attivata una "borsa di ricerca e
formazione avanzata" di durata biennale usufruita dal dottorando
Germano Sandoni.
5.7 Brevetti
Il candidato è unico inventore del seguente Brevetto
Europeo:
Title: "A Method For Compensating Hysteresis Effects In A Force Measuring Device";
Patent Number: WO9857133;
Publication date: 1998-12-17;
Inventor(s): Zanasi Roberto (IT);
Applicant(s): Zanasi Roberto (IT); Cooperativa Bilanciai
Campogalliano (IT);
(Questi dati sono anche reperibili in rete all'indirizzo
"http://ep.espacenet.com/").
Abstract del
brevetto.
A method for correcting the values measured by a force measuring
device for the effects of a deviation from a straight line
linearity due to hysteresis, between values of loads comprised
between a minimum load and maximum load (NMax) applied thereto,
with a given load progression history including values of loads
comprised between said minimum load and said maximum load,
comprises the steps of determining the value (IMax) of a maximum
deviation from said straight line linearity; obtaining a linearity
curve (Qc; QD) comprised between a known value of load (Xn-1) and
one of said maximum and minimum values of load, said known value
(Xn-1) of load being comprised between said maximum and minimum
values of loads; obtaining a correction value (NC) of a measured
value (NR) of load which is subsequent to said known value (Xn-1)
in said given load progression history, said correction value
being obtained on the basis of said linearity curve (Qc; QD) and
said value (IMax) of a maximum deviation from linearity and
adjusting said measured value (NR) using said correction value
(NC), in order to obtain a corrected value (NCR) of the load
measured.
5.8 Servizi prestati negli atenei
- Dal settembre 2002:
-
è Responsabile Scientifico di un Master di primo livello
dal titolo "Responsabile di Commessa nella progettazione di
impianti automatizzati". Il master, inserito nel quadro del
Programma Operativo Regione Emilia Romagna Obiettivo 3 Misura C3
"Formazione Superiore", è stato attivato in collaborazione
con l'Ente Gestore "IAL Emilia Romagna".
-
Il Master si articola in 1500 ore complessive, di cui 518 ore
di lezioni frontali e di didattica alternativa (esercitazioni,
simulazioni, discussione di testimonianze di casi aziendali,
project work, visite guidate), 442 ore riservate allo studio
individuale e 510 ore di stage presso aziende convenzionate e
qualificate. Attualmente i 13 studenti del Master stanno svolgendo
lo stage presso le aziende. La prova finale del Master verrà
svolta a metà gennaio 2004.
-
- Nel 2002-2003:
- è stato il rappresentante dalla Facoltà di Ingegneria di
Modena all'interno del Comitato Tecnico Scientifico di un
corso IFTS rif. P.a. 122/ rer/03, proposto dal Consorzio FIT,
dal titolo "Tecnico Superiore Di Cantiere -System Integrator nel
Settore della Domotica". Nei giorni 16, 22 e 23 Settembre 2003 è
stato membro della commissione giudicatrice per l'esame finale del
corso.
-
- Nel 1999:
- è stato membro della commissione esaminatrice
per l'abilitazione alla professione di Ingegnere
all'Università di Modena e Reggio Emilia.
-
- Da 1998 ad oggi:
- è stato relatore di numerose
Tesi di Laurea (circa 40) presso la Facoltà di Ingegneria
dell'Università di Modena e Reggio Emilia. La lista delle tesi
svolte è reperibile in rete all'indirizzo:
http://www.dii.unimo.it/zanasi/Personale/TesiSvolteZanasi.html.
Quasi tutte le Tesi di Laurea sono state svolte in collaborazione
con aziende del comprensorio industriale Modenese e Bolognese
(Coop. Bilanciai Campogalliano, Ferrari S.p.A., New Holland,
Tetrapak, DataLogic, SyTech, Conchiglia, ecc.) su tematiche
principalmente nell'area dei controlli automatici, della
modellistica dinamica e del controllo robusto di sistemi
elettromeccanici.
-
- Nel 1995:
- è stato membro della commissione esaminatrice
per l'abilitazione alla professione di Ingegnere alla
Facoltà di Ingegneria dell'Università di Bologna.
5.9 Organizzazione di eventi scientifici in sede nazionale e internazionale
- Luglio 1997:
- ha organizzato, in collaborazione con il Prof. Raymond
Gorez (Université de Louvain), una Invited Session dal
titolo "High-Order and Discrete-Time Sliding Mode Control"
all'interno dell'European Control Conference (ECC'97)
tenutosi a Brussels dal 1 al 4 Luglio 1997.
-
- Luglio 2003:
- è stato membro dell'International Scientific Committee del
Congresso "MECH2K3: Second International Congress on
Mechatronics", tenutosi dal 14 al 17 luglio 2003 a Graz in
Austria (vedi http://129.27.94.3/mech2k3/).
-
- Settembre 2003:
- è stato responsabile dell'organizzazione del
Convegno C.I.R.A. 2003 tenutosi dal 10 al 12 Settembre 2003
presso la Facoltà di Ingegneria, sede di Modena,
dell'Università degli Studi di
Modena e Reggio Emilia.
Ha inoltre partecipato attivamente all'organizzazione delle
seguenti due iniziative speciali del Convegno: 1) "Problemi
di controllo in ambito Automotive" in collaborazione con
C. Rossi e F. Vasca; 2) "Poster Session per Dottorandi e
Dottori di Ricerca" in collaborazione con M. Di Bernardo e
L. Giarrè.
- Dal 1999 al 2001
- è stato il tutor scientifico per il settore
"Automatica" di 2 studenti del Dottorato di Ricerca in
"Ingegneria dell'Informazione" (I Ciclo nuova serie)
dell'Università di Modena e Reggio Emilia. Gli studenti sono:
1) Riccardo Morselli, vincitore di una delle borse di
studio del dottorato. Il 14 Febbraio 2003 ha conseguito il titolo
di Dottore di Ricerca discutendo una tesi dal titolo "Nonlinear
trajectory generators for motion control systems" di cui il
candidato è stato Tutor;
2) Germano Sandoni, vincitore del dottorato, ma senza borsa di studio.
Ha usufruito di una "borsa di ricerca e formazione avanzata"
finanziata su fondi di ricerca forniti dalla Società Ferrari
S.p.A. Il 14 Febbraio 2003 ha conseguito il titolo di Dottore di
Ricerca discutendo una tesi dal titolo "Modeling and control of a
car driveline" di cui il candidato è stato Tutor;
-
- Nel Maggio 1996
- in collaborazione con i Proff. C. Bonivento e G. Marro
è stato editor del libro "Colloquium on Automatic
Control", Springer, preparato per sottolineare i 50 anni di
attività di ricerca riguardanti i Controlli Automatici presso
l'Università degli Studi di Bologna e comprendente scritti di
K.J. Astrom, A. Isidori, E. Mosca, G. Marro, C. Maffezzoni,
G. Magnani, C. Bonivento e R. Zanasi.
-
- Nel Settembre 1995
- è stato invitato ad essere membro
di commissione d'esame di una Tesi di Dottorato dal titolo
"Sliding Mode Control of Robot Manipulators" presentata dal
Dr. Y.-L. Hsu presso l'Université Catholique de Louvain,
Louvain-La-Neuve, Belgio.
-
- Dal 1992
- è stato "technical reviewer" per riviste e convegni
internazionali. In particolare si segnalano le seguenti riviste:
- Automatica;
- IEEE Transactions on Automatic Control";
- IEEE Transactions on Circuits and Systems;
- IEEE Transactions on Control Systems Technology;
- IEEE Transactions on Industrial Electronics;
- IEEE Transactions on Robotics and Automation;
- Robotics and System Dynamics;
- Journal of Dynamic Systems, Measurement and Control;
- System and Control Letters;
e i seguenti convegni interazionali:
- World Congress IFAC;
- American Control Conference - ACC;
- European Control Conference - ECC;
- Conference on Decision and Control - CDC;
- IEEE Conference on Industrial Electronics - IECON;
- Symposium on Robot Control - SYROCO;
- IEEE Conference on Robotics and Automation;
6 Elenco delle 15 pubblicazioni presentate
References
- [1]
- R. Zanasi, "Sliding Mode Using
Discontinuous Control Algorithms of Integral Type", Int.
Journal of Control, Special Issue on Sliding Mode Control, V. I.
Utkin, Guest Ed., vol. 57, no. 5, pp. 1079-1099, 1993, (B).
-
- [2]
- A. Nersisian, R. Zanasi, "A Modified
Variable Structure Control Algorithm for Stabilization of
Uncertain Dynamical Systems", Int. J. of Robust and
Nonlinear Control, M. Grimble, Ed.-in-Chief, vol. 3, Ottobre
1993, pp. 199-209, (B).
-
- [3]
- C. Bonivento, C. Melchiorri, R. Zanasi,
"Robust Binary Control of Robotic Systems", invited paper in
"Systems, Models and Feedback: Theory and Applications",
(A. Isidori and T.J. Tarn Eds), Birkhauser, Boston, pp. 1-15,
1992, (C).
-
- [4]
- C. Bonivento, A. Nersisian, A. Tonielli, R. Zanasi,
"A Cascade Structure For Robust Control Design", IEEE
Trans. on Automatic Control, vol. 39, no. 4, pp. 846-849, Aprile
1994, (B).
-
- [5]
- C. Bonivento, R. Zanasi, "Advances in
Variable Structure Control", in Colloquium on Automatic
Control, (C. Bonivento, G. Marro and R. Zanasi Eds), pp. 178-226,
Springer, Maggio 1996, (C).
-
- [6]
- C. Bonivento, M. Sandri, R. Zanasi, "Discrete
Variable Structure Integral Controllers", Automatica,
vol. 34, no. 3, pp. 355-361, 1998, (B).
-
- [7]
- C. Bonivento, L. Marconi, R. Zanasi, "Output
Regulation of Nonlinear Systems by Sliding Mode",
Automatica, vol. 37, no. 4, pp. 535-542, 2001, (B).
-
- [8]
- R. Gorez, R. Zanasi, G. Antonelli, Y.L. Hsu,
"Sliding Mode Control of Robot Manipulators", in Advances
in Robotics - The ERNET perspective, Bonivento C., Melchiorri C.,
Tolle H. (eds.), World Scientific Publishing, pp. 87-96, Settembre
1996, (C).
-
- [9]
- R. Zanasi, C. Guarino Lo Bianco, A. Tonielli,
"Nonlinear Filter for the Generation of Smooth Trajectories",
Automatica, vol. 36, pp. 439-448, 2000, (B).
-
- [10]
- C. Guarino Lo Bianco, R. Zanasi, "Smooth
profile generation for a tile printing machine ", IEEE
Trans. on Industrial Electronics, vol. 50, n. 3, pp. 471-477,
June 2003, ISSN 0278-0046 (B).
-
- [11]
- R. Zanasi, R. Morselli, "Discrete
Minimum Time Tracking Problem for a Chain of Three Integrators
with Bounded Input", Automatica, vol. 39, pp. 1643-1649,
2003, SSN: 0005-1098, (B).
-
- [12]
- R. Zanasi, R. Morselli, "Third
Order Trajectory Generator Satisfying Velocity, Accelaration and
Jerk Constraints", IEEE CCA/CACSD 2002 Conference,
Glasgow, Scozia, pp. 1165-1170, 18-20 September 2002,
ISBN: 0-7803-7387-1, (D).
-
- [13]
- R. Zanasi, R. Morselli, "Second Order Smooth
Trajectory Generator with Nonlinear Constraints", European
Control Conference - ECC'01, Porto, Portugal,
pp. 1518-1523, 4-7 September 2001, ISBN: 972-752-047-2, (D).
-
- [14]
- R. Zanasi, R. Morselli, G. Sandoni,
"Simulation of Variable Dynamic Dimension Systems: the Clutch
Example", European Control Conference - ECC'01, Porto,
Portugal, pp. 3149-3154, 4-7 September 2001, ISBN: 972-752-047-2,
(D).
- [15]
- R. Zanasi, "Dynamics of a n-links
Manipulator by Using Power-Oriented Graphs", Symposium on Robot
Control - SYROCO'94, pp. 535-542, Capri, 19-21 Settembre
1994, (D).
7 Descrizione delle 15 pubblicazioni presentate
References
- [1]
- R. Zanasi, "Sliding Mode Using
Discontinuous Control Algorithms of Integral Type", Int.
Journal of Control, Special Issue on Sliding Mode Control, V. I.
Utkin, Guest Ed., vol. 57, no. 5, pp. 1079-1099, 1993, (B).
-
- [2]
- A. Nersisian, R. Zanasi, "A Modified
Variable Structure Control Algorithm for Stabilization of
Uncertain Dynamical Systems", Int. J. of Robust and
Nonlinear Control, M. Grimble, Ed.-in-Chief, vol. 3, Ottobre
1993, pp. 199-209, (B).
Gli articoli [1] e [2]
si occupano della stabilizzazione robusta di sistemi dinamici
tempo-continui in presenza di variazioni parametriche e di
disturbi esterni tempo-varianti. In particolare, nei due articoli
si propone e si analizza il comportamento dinamico di un nuovo
controllore a struttura variabile all'interno del quale è stato
inserito un nuovo termine non lineare di tipo integrale mediante
il quale è possibile ottenere una reiezione completa dei
disturbi esterni anche nel caso in cui il termine discontinuo di
controllo abbia un'ampiezza inferiore a quella del disturbo.
Questo risultato, non ottenibile con i normali controllori a
struttura variabile di tipo "statico", richiede come vincolo che
i disturbi esterni abbiano derivata limitata. Il nuovo tipo di
controllore, denominato "controllo discontinuo con azione
integrale", ha una struttura particolarmente semplice e simile a
quella di un regolatore PID: i parametri di progetto sono infatti
l'ampiezza k della componente discontinua, il coefficiente
l della parte proporzionale e
il coefficiente h della parte integrale non-lineare.
Nell'articolo [2] viene fornita, in
funzione dei parametri di progetto k, l ed h, una
prima condizione sufficiente che garantisce la globale e
asintotica stabilità del sistema retroazionato. In questo
articolo viene inoltre mostrato come la nuova struttura di
controllo possa essere considerata come un caso particolare della
più generale (e più complessa) teoria del Controllo Binario
sviluppata negli anni 80' dall'Accademician
russo Emelyanov.
Nell'articolo [1] viene proposta una più
semplice ed efficace condizione sufficiente per garantire la
globale e asintotica stabilità del sistema retroazionato.
Inoltre, in questo articolo viene studiato il problema di come
mantenere il sistema in sliding mode anche nel caso in cui i
disturbi esterni siano "discontinui". Si dimostra che in questo
caso oltre all'azione del termine integrale deve essere presente
anche un termine discontinuo di ampiezza adeguata.
-
- [3]
- C. Bonivento, C. Melchiorri, R. Zanasi,
"Robust Binary Control of Robotic Systems", invited paper in
"Systems, Models and Feedback: Theory and Applications",
(A. Isidori and T.J. Tarn Eds), Birkhauser, Boston, pp. 1-15,
1992, (C).
Nell'area del controllo robusto, la teoria del controllo a
Struttura Variabile e la teoria del Controllo Binario hanno
interessanti proprietà metodologiche, ma presentano spesso anche
alcuni inconvenienti applicativi. Tra i principali svantaggi di
queste due tecniche vi è l'insorgere di chattering indesiderato
nelle realizzazioni pratiche delle leggi di controllo a Struttura
Variabile, e la presenza di oscillazioni continue, spesso poco
smorzate, nelle applicazioni dove si utilizza il Controllo
Binario. In [3] vengono presentati e discussi i
risultati sperimentali ottenuti applicando una nuova tecnica di
controllo robusto ad un particolare sistema robotico. Il
principale vantaggio della tecnica di controllo proposta, basata
su di un regolatore Sliding Mode con l'aggiunta di un'azione
integrale di tipo switching, è quella di ottenere una riduzione
arbitraria del fenomeno chattering, pur mantenendo le proprietà
di robustezza dell'approccio Sliding Mode. I risultati
sperimentali presentati nell'articolo sono stati ottenuti dal
candidato applicando la tecnica proposta al sistema robotico WAM
(Whole-Arm Manipulator) del Prof. Ken Salisbury presso
l'Artificial Intelligence Lab., Massachusetts Institute of
Technology ( MIT), Cambridge, MA, USA.
-
- [4]
- C. Bonivento, A. Nersisian, A. Tonielli,
R. Zanasi, "A Cascade Structure For Robust Control Design",
IEEE Trans. on Automatic Control, vol. 39, no. 4,
pp. 846-849, Aprile 1994, (B).
In [4] vengono studiate le caratteristiche dinamiche di
una struttura di controllo in cascata che utilizza un controllo a
Struttura Variabile nell'anello interno e un Controllo Binario
nell'anello esterno. Entrambi i tipi di controllo sono robusti
rispetto ai disturbi esterni e alle variazioni parametriche. Il
vantaggio di utilizzare un controllo binario nell'anello esterno
risiede nel fatto che il segnale di controllo da esso fornito
all'anello interno è strutturalmente continuo e quindi non
pregiudica la robustezza del controllo a struttura variabile
presente nell'anello interno. La tecnica di controllo proposta
viene prima analizzata teoricamente e poi applicata in simulazione
ad un caso particolare: il controllo di un motore in corrente
continua collegato ad un carico fortemente non lineare.
-
- [5]
- C. Bonivento, R. Zanasi, "Advances in
Variable Structure Control", in Colloquium on Automatic
Control, (C. Bonivento, G. Marro and R. Zanasi Eds), pp. 178-226,
Springer, Maggio 1996, (C).
In [5] viene presentata una serie di risultati
ottenuti nel campo del controllo robusto dei sistemi fisici. In
particolare, l'articolo si sofferma sulla metodologia del
Controllo Discontinuo con Azione Integrale nelle due versioni
tempo-continua e tempo-discreta. Nell'articolo sono presenti
numerosi esempi applicativi di questa tecnica. Alcuni di questi
sono simulativi, mentre altri descrivono applicazioni pratiche
fisicamente realizzate, come ad esempio il controllo di velocità
di un motore elettrico soggetto ad un forte disturbo di coppia sul
carico ed il controllo di posizione del giunto master di un
sistema robotico.
-
- [6]
- C. Bonivento, M. Sandri, R. Zanasi, "Discrete
Variable Structure Integral Controllers", Automatica,
vol. 34, no. 3, pp. 355-361, 1998, (B).
In [6] vengono studiate le caratteristiche dinamiche
del Controllo Discontinuo con azione Integrale (DIC) nel caso
tempo-discreto. Nell'articolo viene proposta una versione discreta
del controllo DIC opportunamente modificata per tener conto delle
informazioni che sono disponibili sulla derivata temporale della
variabile di controllo. Questo tipo di controllore discreto
risulta essere molto efficace nella riduzione del chattering nel
caso in cui i parametri del sistema siano noti. Nell'articolo
viene proposta e analizzata anche una struttura di controllo
"adattativa" che permette di stimare efficacemente le variazioni
parametriche di tipo "inerziale" che si hanno all'interno del
sistema. La locale e asintotica stabilità del sistema
retroazionato viene dimostrata nel caso di disturbi esterni
costanti. Il controllore proposto viene poi utilizzato in
simulazione per controllare un motore in corrente continua
collegato ad una carico inerziale tempo-variante.
-
- [7]
- C. Bonivento, L. Marconi, R. Zanasi, "Output
Regulation of Nonlinear Systems by Sliding Mode",
Automatica, vol. 37, no. 4, pp. 535-542, 2001, (B).
L'articolo [7] prende in considerazione il progetto
di un regolatore sliding mode con retroazione dall'uscita in grado
di assicurare ad un sistema non lineare l'inseguimento asintotico
di una traiettoria di riferimento. Si fa l'ipotesi che la
traiettoria di riferimento venga generata da un sistema esterno
neutralmente stabile il cui stato deve essere noto. La
metodologia di progetto proposta nell'articolo è basata sulla
teoria del "center manifold" e sul concetto di "controllo
equivalente". Tale metodologia può essere applicata sia a
sistemi a fase minima che non minima.
-
- [8]
- R. Gorez, R. Zanasi, G. Antonelli, Y.L. Hsu,
"Sliding Mode Control of Robot Manipulators", in Advances
in Robotics - The ERNET perspective, Bonivento C., Melchiorri C.,
Tolle H. (eds.), World Scientific Publishing, pp. 87-96, Settembre
1996, (C).
Nell'articolo [8] il controllo Sliding Mode viene
applicato al controllo di posizione "point-to-point" di un
manipolatore robotico. Nell'articolo viene proposto l'utilizzo di
una semplice superficie di sliding, funzione non lineare degli
errori di posizione, mediante la quale è possibile ottenere dei
comportamenti "smooth" della variabile controllata mantenendo
nel contempo limitata la velocità massima ammissibile. La
comparsa di chattering nel sistema viene evitata utilizzando una
funzione di tipo "saturazione" al posto della funzione
"segno". Il raggiungimento esatto delle posizione finale viene
garantita dall'aggiunta di un termine integrale all'interno delle
legge di controllo. La tecnica proposta viene utilizzata per
controllare il primo giunto di un sistema robotico industriale
(Kuka 316). I dati sperimentali confermano i risultati teorici
ottenuti.
-
- [9]
- R. Zanasi, C. Guarino Lo Bianco, A. Tonielli,
"Nonlinear Filter for the Generation of Smooth Trajectories",
Automatica, vol. 36, pp. 439-448, 2000, (B).
Nell'articolo [9] viene presentato un nuovo
generatore di traiettorie, basato su di un controllore non lineare
a struttura variabile, particolarmente utile per la generazione di
traiettorie nel campo del "motion control". Tale sistema è in
grado di "filtrare" i tipici segnali di riferimento (gradino,
rampa, ecc.) fornendo in uscita un segnale che soddisfa alcuni
vincoli, definibili a piacere dall'utente, sulle derivate
temporali massime e minime della traiettoria desiderata. Tali
vincoli possono essere modificati in linea durante il normale
funzionamento del sistema senza pregiudicare la stabilità e la
funzionalità del sistema. Si dimostra inoltre che la traiettoria
generata è quella che garantisce una transizione "in tempo
minimo" e senza "overshoot". Il generatore di traiettorie
considerato è quello del secondo ordine e viene analizzato sia
nella versione tempo-continua che tempo-discreta. Il principale
contributo del lavoro riguarda il caso tempo-discreto: si dimostra
che il controllore discreto a tempo minimo è dato da una
collezione di regolatori "lineari", ognuno dei quali è attivo
in una particolare regione del piano delle fasi. Le
caratteristiche del generatore proposto vengono verificate in
simulazione facendo riferimento ad un caso pratico di inseguimento
di un segnale a dente di sega nel controllo di un utensile che
opera su di una linea di assemblaggio.
-
- [10]
- C. Guarino Lo Bianco, R. Zanasi, "Smooth
profile generation for a tile printing machine ", IEEE
Trans. on Industrial Electronics, vol. 50, n. 3, pp. 471-477,
June 2003, ISSN 0278-0046 (B).
L'articolo [10] descrive l'utilizzo di un
generatore di traiettorie del secondo ordine, del tipo di quello
proposto in [9], nel caso di un'applicazione reale
di controllo di una macchina per la stampa di piastrelle
posizionate in modo non regolare su di una linea di trasporto in
movimento. Nell'articolo vengono riportati sia dei risultati
teorici, riguardanti principalmente la gestione a tempo minimo
delle condizioni iniziali che non rispettano i vincoli voluti, sia
dei risultati sperimentali ottenuti durante il reale funzionamento
della macchina.
-
- [11]
- R. Zanasi, R. Morselli, "Discrete
Minimum Time Tracking Problem for a Chain of Three Integrators
with Bounded Input", Automatica, vol. 39, pp. 1643-1649,
2003, SSN: 0005-1098, (B).
L'articolo [11] estende al caso
tridimensionale i risultati teorici che in [9]
erano stati ottenuti per il generatore di traiettorie
bidimensionale a tempo-discreto. Nonostante la maggiore
complessità del problema, nell'articolo si mostra come mediante
l'utilizzo di particolari trasformazioni nello spazio degli stati
sia possibile ottenere un regolatore discreto che, pur mantenendo
una struttura estremamente semplice, garantisce l'inseguimento
perfetto del segnale di riferimento in "tempo minimo" e "senza
sovraelongazione". Nell'articolo si dimostra che anche per il
caso tridimensionale il regolatore discreto a tempo minimo è
costituito da un insieme numerabile di regolatori "lineari",
ognuno dei quali è attivo in una particolare regione dello
spazio degli stati. Le superfici che delimitano queste regioni
hanno delle proprietà estremamente interessanti che
nell'articolo sono state evidenziate con particolare attenzione.
Risultati simulativi confermano la correttezza dei risultati
teorici presentati.
-
- [12]
- R. Zanasi, R. Morselli, "Third
Order Trajectory Generator Satisfying Velocity, Accelaration and
Jerk Constraints", IEEE CCA/CACSD 2002 Conference,
Glasgow, Scozia, pp. 1165-1170, 18-20 September 2002,
ISBN: 0-7803-7387-1, (D).
L'articolo [12] estende al caso
tridimensionale l'analisi del generatore di traiettorie del
secondo ordine a "tempo-continuo". In particolare si determina
la struttura di un nuovo regolatore che garantisce il prefetto
inseguimento dei segnali di riferimento, in "tempo minimo" e
"senza overshoot", anche nel caso di vincoli contemporanei sulla
velocità Vmin £ [x\dot] £ Vmax, sull'accelerazione
Amin £ [x\ddot] £ Amax e sul jerk |\dddotx| £ U.
Come caso particolare si ottiene anche la struttura del generatore
di traiettorie del secondo ordine quando siano presenti vincoli
sulla velocità e sull'accelerazione.
-
- [13]
- R. Zanasi, R. Morselli, "Second Order Smooth
Trajectory Generator with Nonlinear Constraints", European
Control Conference - ECC'01, Porto, Portugal,
pp. 1518-1523, 4-7 September 2001, ISBN: 972-752-047-2, (D).
In [13] viene presentato un generatore di
traiettorie tempo-continuo del secondo ordine che è in grado di
garantire l'inseguimento senza overshoot dei segnali di
riferimento nel caso in cui si abbiano vincoli "non lineari" sia
sulla massima accelerazione, |[x\ddot]| £ UM([x\dot]), che
sulla massima velocità, [x\dot]M- £ [x\dot] £ [x\dot]M+. L'introduzione di un opportuno boundary-layer non
lineare nelle vicinanze della curva teorica di commutazione
permette di garantire che l'azione di controllo è sempre
"continua". Quando l'ampiezza di questo "boundary layer" tende
a zero, l'azione di controllo diventa discontinua e la traiettoria
generata dal sistema diventa quella a tempo minimo.
-
- [14]
- R. Zanasi, G. Sandoni, R. Morselli,
"Simulation of Variable Dynamic Dimension Systems: the Clutch
Example", European Control Conference - ECC'01, Porto,
Portugal, pp. 3149-3154, 4-7 September 2001, ISBN: 972-752-047-2,
(D).
L'articolo [14] prende in considerazione i
sistemi a struttura dinamica variabile, cioè i sistemi che
cambiano la dimensione del vettore di stato durante il loro
normale funzionamento. La simulazione di questo tipo di sistemi
è tipicamente difficoltosa perchè richiede una continua
gestione di più modelli simulativi, delle relative condizioni
iniziali e delle politiche di passaggio da un modello all'altro.
Nell'articolo viene proposto un particolare modo di rappresentare
i sistemi a struttura dinamica variabile che ne facilita la
simulazione in tutte le condizioni operative. Il metodo viene
presentato facendo riferimento ad un sistema di n masse che
interagiscono tra di loro solo tramite attriti coulombiani. La
trasformazione di coordinate che viene proposta tende a separare
la "dinamica principale" del sistema, cioè quella che è
sempre attiva, da tutte quelle "relative", cioè quelle che
scompaiono quando la dimensione dinamica del sistema decade. La
politica di passaggio da una condizione dinamica all'altra viene
gestita calcolando il controllo equivalente di un opportuno
sistema multidimensionale a struttura variabile. Nell'articolo, il
metodo proposto viene applicato alla simulazione di un sistema
composto da quattro masse.
-
- [15]
- R. Zanasi, "Dynamics of a n-links
Manipulator by Using Power-Oriented Graphs", Symposium on Robot
Control - SYROCO'94, pp. 535-542, Capri, 19-21 Settembre
1994, (D).
Nell'articolo [15], la tecnica modellistica
"Power-Oriented Graphs" (POG) viene utilizzata per ricavare le
equazioni dinamiche non lineari di un manipolatore robotico a n
gradi di libertà. Prima si determina il modello dinamico del
manipolatore "elastico" che si ottiene quando nei giunti
vengono inserite delle elasticità. Successivamente si determina
il modello dinamico del manipolatore "rigido" facendo tendere a
zero le elasticità inserite nei giunti. Utilizzando le
particolari proprietà strutturali della tecnica modellistica
"Power-Oriented Graphs" si dimostra che la riduzione al caso
"rigido" può essere ottenuta facilmente utilizzando una
trasformazione di congruenza nello spazio degli stati. Tale
trasformazione è di tipo rettangolare e permette di trasformare
e ridurre il sistema contemporaneamente. Il modello dinamico
"rigido" che si ottiene in questo modo ha una struttura interna
molto simile a quella che si ottiene utilizzando l'approccio a
"operatori spaziali". Il vantaggio di utilizzare la tecnica POG
è quello di mettere in evidenza anche tutti i flussi di potenza
che si hanno all'interno del manipolatore.
8 Pubblicazioni suddivise per categorie
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Bologna, Maggio 1996, (G).
- [68]
- R. Zanasi, "Power-Oriented Graphs: Basic
Properties", Technical Report n. DEIS-LAR-17-96, Università di
Bologna, Maggio 1996, (G).
- [69]
- C. Guarino Lo Bianco, A. Tonielli, R. Zanasi
, "Discrete Time Implementation of a Nonlinear Trajectory
Generator", Technical Report n. DEIS-LAR-03-96, Università di
Bologna, Aprile 1996, (G).
- [70]
- R. Zanasi, R. Gorez, Y.L. Hsu, "Sliding Mode
Control with Integral Action", Technical Report Nr.95.84,
Université Catholique de Louvain, Louvain-La-Neuve, Belgium,
Ottobre 1995, (G).
- [71]
- R. Zanasi, "Power-Oriented Graphs for Modeling
Electric Motors", Technical Report n. DEIS-LAR-10-96,
Università di Bologna, Giugno 1993, (G).
- [72]
- R. Zanasi, "Modeling Time-Varying Dynamic
Systems by Using Power-Oriented Graphs", Technical Report
n. DEIS-LAR-09-96, Università di Bologna, Gennaio 1993, (G).
- [73]
- R. Zanasi, "A Mathematica Environment for
Modeling Robot Dynamics", Technical Report n. DEIS-LAR-08-96,
Università di Bologna, Ottobre 1992, (G).
- [74]
- R. Zanasi, K. Salisbury, "Dynamic Modeling,
Simulation and Parameter Identification for the WAM Arm", A.I.
Memo No. 1387, MIT, Cambridge, USA, Agosto 1992, (G).
- [75]
- A. Nersisian, R. Zanasi, "Binary Control
Approach for Robust Stabilization and Tracking of Uncertain
Dynamical Systems", Report No. GRA-91-02, Università di
Bologna, Gennaio 1991, (G).
9 Sommari ragionati delle pubblicazioni
In questa sezione le pubblicazioni sono state suddivise per
tematica. I riferimenti bibliografici che compaiono in questa
sezione fanno riferimento alla numerazione delle pubblicazioni
riportate nella Sezione 8. Per ogni tematica
presentata, vengono fornite le principali informazioni riguardante
l'attività di ricerca svolta in quell'ambito e in particolare
vengono precisati i contenuti degli articoli ritenuti più
significativi.
9.1 Simulazione di sistemi dinamici
In questo ambito, il candidato ha sviluppato e messo a punto un
programma, denominato MICOSS, sviluppato presso il DEIS,
Facoltà di Ingegneria dell'Università di Bologna, in
collaborazione con il Prof. Bonivento e il Prof. Tonielli.
[6] C. Bonivento, A. Tonielli, R. Zanasi,
" Simulazione di Sistemi Dinamici con Programma MICOSS",
Pitagora Editrice Bologna, Gennaio 1990, (A).
La pubblicazione [6] è il manuale d'uso del
programma MICOSS. Tale programma permette la simulazione di
sistemi lineari, non lineari, a tempo-continuo e tempo-discreto.
La descrizione del sistema da simulare è del tipo "schema a
blocchi funzionali". Il programma permettere di specificare non
solo i parametri del sistema fisico da controllare, ma anche
quelli dei vincoli realizzativi e delle condizioni operative del
dispositivo di controllo, quali per esempio l'aritmetica di
elaborazione, il periodo di campionamento delle variabili, la
commutazione dei segnali di attuazione.
Il programma, oltre a mettere a disposizione i moduli algebrici
e dinamici di uso più comune (sommatore, integratore,
generatori di gradino, rampa, ecc.), permette anche l'utilizzo
di alcuni blocchi speciali (modulatori PWM) particolarmente utili
per la simulazione di una classe di dispositivi di largo interesse
pratico caratterizzati da segnali di tipo discontinuo. MICOSS
è un programma aperto che permette all'utente di creare nuovi
blocchi e di inserirli facilmente nel sistema mediante una
semplice operazione di Link. All'interno del programma è inoltre
presente anche un "blocco algebrico generalizzato" che espande
notevolmente le potenzialità simulative del programma stesso.
[66] C. Bonivento, A. Tonielli, R. Zanasi,
"Simulazione di Sistemi Dinamici con il Package MICOSS",
Strumenti Informatici nella Didattica dell'Ingegneria, Centro di
Calcolo della Facoltà di Ingegneria, Bologna, Ottobre 1990,
(F).
[65] C. Bonivento, A. Tonielli, R. Zanasi,
"MICOSS: un Ambiente per la Simulazione Avanzata di Sistemi di
Controllo", Automazione e Strumentazione, No. 6, pp. 103-114,
Giugno 1991, (E).
In [66] sono riportate, in forma
divulgativa, le principali caratteristiche tecnico-simulative del
programma. Nell' articolo [65] vengono
descritte le potenzialità del programma soprattutto per quanto
riguarda la simulazione di sistemi governati da segnali PWM. In
particolare viene descritta una esperienza simulativa del
controllo di coppia di un motore sincrono a magneti permanenti.
[58] C. Bonivento, A. Tonielli, R. Zanasi, "The
MICOSS Package for Digital Control Systems Simulation", IFAC
Conf. on Advances in Control Education - ACE'91, Boston, 24-25
Giugno 1991, (D).
In [58], MICOSS è stato posto a
confronto con due altri programmi di simulazione molto diffusi:
SPICE e SIMNON. Ognuno di questi tre programmi possiede
caratteristiche simulative che lo rendono "peculiare" per una
ben determinata categoria di sistemi fisici da simulare.
Lo sviluppo di programmi simulativi del tipo Matlab/Simulink ha ormai reso obsolete le
funzionalità grafiche del programma MICOSS, ma il lavoro svolto
dal candidato nello sviluppo di questo programma gli ha permesso
di maturare competenze specifiche nel settore della modellistica e
della simulazione dei sistemi dinamici che ha portato
successivamente allo sviluppo della tecnica modellistica
denominata "Power-Oriented Graphs".
9.2 Controllo Robusto - Sliding Mode con Azione Integrale
Lo studio comparato della teoria del Controllo Binario e della
più diffusa teoria del Controllo Sliding Mode ha portato il
candidato a sviluppare un nuovo regolatore non lineare che combina
fra loro queste due tecniche di Controllo. L'algoritmo proposto
è del tipo a Struttura Variabile (Sliding Mode) con l'aggiunta
originale di un'azione integrale non lineare che si dimostra
essere efficace nello stimare i disturbi agenti sul sistema.
L'azione della parte integrale, unitamente alla presenza del
termine switching di ampiezza piccola a piacere, permette di
ottenere un comportamento globale molto "robusto" sia rispetto
all'azione dei disturbi esterni che alle variazioni di parametri
interni. Questa nuova tecnica di controllo, denominata Controllo
Discontinuo con Azione Integrale, inizialmente è stata studiata
e sviluppata per sistemi tempo-continui
[13], [60], [17],
[14],[12], [53], [15], [49], [50],
e poi successivamente è
stata estesa anche al caso di sistemi tempo-discreti
[47], [16], [11], [43], [41].
In particolare, nel caso tempo-discreto sono state proposte
nuove strutture di controllo robusto, sia di natura statica che
adattativa, che sono in grado di assicurare una forte reiezione
dei disturbi esterni garantendo contemporaneamente anche una buona
riduzione del chattering presente all'interno del sistema
[16], [11]. La tecnica sliding mode con
azione integrale è stata anche utilizzata per progettare un
regolatore non lineare con retroazione dall'uscita in grado di
assicurare ad un sistema non lineare l'inseguimento asintotico di
una traiettoria di riferimento [9], [35],
[38], [39].
Di seguito, per ogni singolo articolo o gruppi di articoli
pubblicati in questo ambito, vengono richiamati brevemente gli
elementi salienti.
[13] A. Nersisian, R. Zanasi, "A Modified
Variable Structure Control Algorithm for Stabilization of
Uncertain Dynamical Systems", Int. J. of Robust and Nonlinear
Control, M. Grimble, Ed.-in-Chief, vol. 3, Ottobre 1993,
pp. 199-209, (B).
[75] A. Nersisian, R. Zanasi, "Binary Control
Approach for Robust Stabilization and Tracking of Uncertain
Dynamical Systems", Report No. GRA-91-02, Università di
Bologna, Gennaio 1991, (G).
Negli articoli [13] e [75] sono
riportati i risultati "originali" ottenuti nell'ambito di una
collaborazione internazionale tra il DEIS di Bologna (Prof. C.
Bonivento) e L'IRIMS di Mosca (Acad. S. Emelyanov). In questi due
articoli viene proposto un "nuovo" controllore a struttura
variabile che presenta interessanti proprietà di robustezza
nella stabilizzazione di sistemi dinamici tempo-varianti in
presenza sia di disturbi parametrici che di disturbi esterni. La
caratteristica essenziale dell'algoritmo proposto è la presenza
di un termine "integrale" (non lineare) che ha la funzione di
"stimare" il disturbo agente sul sistema. L'azione "congiunta"
del termine integrale e di un "piccolo termine discontinuo"
permette al sistema controllato di rimanere in sliding mode anche
se il disturbo esterno è molto più ampio della componente
discontinua presente nel controllo. Un evidente vantaggio connesso
alla riduzione della componente discontinua è la drastica
riduzione del chattering del sistema. La struttura di controllo
proposta viene inoltre inserita nell'ambito della più generale
teoria del Controllo Binario.
[57] C. Rossi, A. Tonielli, R. Zanasi, "Variable
Structure Control of a Brushless Motor", EPE, Florence, vol. 1,
pp.7-12, Settembre 1991, (D).
In [57] la tecnica di controllo VSS (Sistemi a Struttura
Variabile) viene utilizzata per il controllo, in ambito robotico,
di un motore brushless. Viene utilizzata una struttura di
controllo in cascata formata da un anello interno di corrente e un
anello esterno di velocità. Per ottenere la massima
"robustezza" anche a fronte di forti variazioni dei parametri
elettrici e meccanici, nei due anelli di controllo sono state
utilizzate due diverse tecniche di controllo. Per l'anello
interno di corrente è stato utilizzato un controllore di tipo
"sliding mode", mentre per l'anello esterno di velocità si
è invece utilizzato un controllore di tipo "binario". Tale
scelta è stata dettata dal fatto che il controllore di
velocità esterno deve necessariamente fornire un segnale
"continuo" all'anello interno di corrente e dal fatto che il
controllore binario soddisfa "strutturalmente" questa specifica.
[56] C. Rossi, A. Tonielli, R. Zanasi, "Variable
Structure Control for AC Motor Drive", IECON '91, pp. 760-765,
Kobe, Japan, Novembre 1991, (D).
In [56] viene preso
in considerazione il problema del controllo robusto di un motore
asincrono in corrente alternata. Anche in questo caso è stata
utilizzata una struttura di controllo in cascata. L'anello interno
di corrente è stato realizzato mediante un controllore ad
"orientamento di campo" del tipo "sliding mode multivariabile
con isteresi". Per l'anello esterno di velocità si è
utilizzato un controllore "binario modificato" come proposto in
[75]. La presenza del nuovo termine integrale migliora
sensibilmente le capacità del sistema di inseguire profili di
velocità esterni. La struttura di controllo proposta è stata
utilizzata in simulazione per il controllo della velocità di un
braccio robotico soggetto a forti variazioni sia della coppia di
carico che del momento di inerzia. I risultati simulativi ottenuti
sono molto incoraggianti.
[60] C. Bonivento, M. Sandri, R. Zanasi,
"Binary Versus Sliding Mode Control: Simulation Experiments
for Robotic Applications", Mathematical and Intelligent Models in
System Simulation - IMACS'91, pp. 655-661, J.C. Baltzer Pbl.,
Brussels, 1991, (D).
In [60] vengono riportati alcuni risultati
simulativi riguardanti la teoria del "Controllo Binario"
applicata al sistema robotico U.B.H. (University of Bologna Hand).
Da un punto di vista teorico, questa tecnica sembra possedere
interessanti caratteristiche di controllo: generalizza l'approccio
Sliding Mode ed evita "fenomeni limite" quali la discontinuità
dei segnali di controllo e il chattering. Per la sintesi del
controllore binario si è utilizzato un programma di CAD,
denominato BCD, sviluppato appositamente. Le simulazioni sono
state eseguite con il programma MICOSS. Il confronto tra le
caratteristiche teoriche attese e i risultati simulativi ottenuti
hanno evidenziato alcuni "limiti" della teoria del Controllo
Binario.
[17] C. Bonivento, C. Melchiorri,
R. Zanasi, "Robust Binary Control of Robotic Systems", invited
paper in " Systems, Models and Feedback: Theory and
Applications", (A. Isidori and T.J. Tarn Eds), Birkhauser,
Boston, pp. 1-15, 1992, (C).
In [17] vengono riportati dei risultati sperimentali
ottenuti applicando la tecnica di "controllo discontinuo con
azione integrale" al giunto Master del sistema robotico WAM
(Whole-Arm Manipulator) sviluppato al MIT dal Dr. Ken Salisbury.
Tali risultati sperimentali, ottenuti durante un periodo di studio
trascorso all'Artificial Intelligence Laboratory (MIT) di Boston,
sono risultati incoraggianti, soprattutto se confrontati con
quelli forniti da un normale regolatore PID. La parte teorica
dell'articolo evidenzia come il "controllore discontinuo" possa
inserirsi "in modo naturale" nello schema generale della teoria
del Controllo Binario come una opportuna modifica dell'anello di
controllo OCF (Operator-Coordinate Feedback).
[14] R. Zanasi, "Sliding Mode Using
Discontinuous Control Algorithms of Integral Type", Int.
Journal of Control, Special Issue on Sliding Mode Control, V. I.
Utkin, Guest Ed., vol. 57, no. 5, pp. 1079-1099, 1993, (B).
[5] R. Zanasi, "Controllo Discontinuo di
Sistemi Dinamici con Applicazioni alla Robotica", Tesi di
Dottorato, DEIS, Università di Bologna, Febbraio 1992, (A).
In [14] sono stati pubblicati i risultati più
significativi dell'atticità scientifica che è svolta durante
il dottorato di ricerca e che è riportata in forma estesa nella
tesi [5].
L'algoritmo di controllo proposto per la prima volta in [75] e
[13], viene qui analizzato nell'ambito della
teoria dei Sistemi a Struttura Variabile. Il regolatore proposto,
denominato "controllo discontinuo con azione integrale", ha una
struttura particolarmente semplice, simile a quella di un
regolatore PID: i parametri di progetto sono l'ampiezza k della
componente discontinua, il coefficiente l della parte
proporzionale e il coefficiente h della parte integrale
non-lineare.
Da una dettagliata analisi della stabilità del sistema controllato
si è giunti a determinare, per i parametri del regolatore,
"semplici condizioni sufficienti" che garantiscono la globale
stabilità del sistema controllato. Si è inoltre studiato il
problema di mantenere il sistema in sliding mode anche in presenza
di disturbi esterni di tipo "discontinuo". In questo caso oltre
all'azione del termine integrale deve essere presente anche un
termine discontinuo di ampiezza non trascurabile. Risultati
simulativi e sperimentali relativi all'applicazione di queste
tecniche di controllo a sistemi elettromeccanici e robotici
corredano la parte teorica dei due lavori.
[12] C. Bonivento, A. Nersisian, A. Tonielli, R. Zanasi,
"A Cascade Structure For Robust Control Design", IEEE
Trans. on Automatic Control, vol. 39, no. 4, pp. 846-849, Aprile
1994, (B).
[53] C. Bonivento, A. Nersisian, A. Tonielli,
R. Zanasi, "Robust Control Design Combining Binary and Variable
Structure Techniques", Nonlinear Control System Design Symposium
- NOLCOS '92, pp.330-335, Bordeaux, 24-26 Giugno 1992, (D).
Negli articoli [12] e [53] le tecniche di
controllo Binario e a Struttura Variabile vengono combinate
insieme per ottenere una struttura di controllo "in cascata"
particolarmente adatta per il controllo di sistemi
elettromeccanici. Il controllore interno "di corrente" è di
tipo Sliding Mode, e fornisce un segnale di controllo discontinuo
che permette sia la reiezione completa dei disturbi sulla parte
elettrica che una "riduzione" dell'ordine del sistema da
controllare. Trattandosi di "tensioni", le discontinuità del
segnale di controllo fornite dal regolatore interno non
danneggiano il sistema controllato. L'anello esterno "di
velocità" è di tipo Binario, modificato con l'aggiunta di un
termine integrale per stimare i disturbi esterni. Il segnale di
controllo generato dall'anello di velocità, e fornito come
segnale di riferimento all'anello interno di corrente, è di
tipo "continuo", e quindi è adatto per fungere da segnale di
riferimento per l'anello interno. La parte teorica degli articoli
è corredata da risultati simulativi riguardanti il controllo di
un motore elettrico in corrente continua a magneti permanenti,
soggetto a forti disturbi esterni.
[54] R. Zanasi, "Discontinuous
Control with Integral Action", invited poster paper in the
"Washington University-NSF Workshop on Nonlinear Control",
St. Louis, 27-31 Maggio 1992, (D).
Lo scopo principale del poster [54] è stato
quello di rendere nota la tecnica di "controllo discontinuo con
azione integrale" ad un'ampia e qualificata platea di studiosi di
problemi non-lineari.
[55] R. Zanasi, C. Bonivento, "A Review of Some
Recent Results on Robust Discontinuous Control", Proc. 11' IASTED
Int. Conf. on Modelling, Identification and Control, Innsbruck,
Austria, Febbraio 1992, (D).
[52] C. Bonivento, C. Melchiorri, G. Vassura,
R. Zanasi, "System Concepts and Control Techniques for the UBH
Project", Second Int. Symp. on Measurement and Control in
Robotics - ISMCR'92, pp. 321-328, Tsukuba Science City, Japan,
15-19 Novembre 1992, (D).
Anche gli articoli [55] e [52] hanno avuto,
principalmente, un carattere divulgativo. Il primo mette a
confronto il Controllo Binario, i Sistemi a Struttura Variabile e
il Controllo Discontinuo con Azione Integrale discutendone alcuni
vantaggi e svantaggi in relazione alle esperienze applicative
avute. In [52] vengono invece discusse le principali
caratteristiche meccaniche, sensoriali e "di controllo" della
mano robotica UBH (University of Bologna Hand) versione II,
sviluppata presso DEIS dell'Università di Bologna. Nell'articolo
si evidenzia come la tecnica "robusta" del Controllo Discontinuo
possa risultare di notevole utilità nel controllo dei sistemi
robotici, quali la UBH, notoriamente soggetti a "forti" disturbi
sia parametrici che esterni.
[49] R. Zanasi, C. Bonivento, "Discontinuous Integral
Control Applied to the Orientation of a Spacecraft", "IFAC
Symposium on Robust Control Design", pp. 91-97, Rio de Janeiro,
Brasil, 14-16 Settembre 1994, (D).
In [49], la tecnica del Controllo Discontinuo con azione
Integrale è stata utilizzata per controllare l'orientamento nel
vuoto di una navicella spaziale. In questo articolo vengono anche
forniti alcuni risultati teorici riguardanti la stabilità del
sistema controllato quando il termine discontinuo di controllo
viene sostituito da un termine del tipo "saturazione". Il
modello dinamico della navicella spaziale viene ricavato
utilizzando la tecnica modellistica POG. Questo articolo si
conclude con la presentazione di alcuni risultati simulativi.
[50] R. Zanasi, C. Bonivento, "Discontinuous
Integral Control", IEEE Workshop on "Robust Control via Variable
Structure and Lyapunov Techniques", pp. 86-92, Benevento, 7-9
Settembre 1994, (D).
In [50], la tecnica "Discontinuous Integral
Control" (DIC) viene utilizzata per controllare la concentrazione
di un prodotto di reazione all'interno di un reattore chimico. I
risultati simulativi ottenuti sono confrontati con quelli ottenuti
da altri autori sullo stesso sistema. Questo articolo presenta
anche alcuni risultati teorici riguardanti la stabilità del
sistema retroazionato nei casi di controllo discontinuo e di
controllo saturato.
[70] R. Zanasi, R. Gorez, Y.L. Hsu, "Sliding Mode
Control with Integral Action", Technical Report Nr.95.84,
Université Catholique de Louvain, Louvain-La-Neuve, Belgium,
Ottobre 1995, (G).
Il technical report [70] documenta parte dell'attività
di ricerca svolta dal candidato durante la sua permanenza di un
mese presso l'Université Catholique de Louvain,
Louvain-La-Neuve, Belgium, sotto la direzione del Prof. Raymond
Gorez. L'attività svolta ha riguardato l'uso di controllori
nonlineari di tipo Sliding Mode per il controllo di posizione
point-to-point di sistemi robotici.
[47] C. Bonivento, M. Sandri, R. Zanasi, "Discrete
Low-Chattering Variable Structure Controllers", "European
Control Conference - ECC'95",pp. 1455-1460, Roma, 5-8 Settembre
1995, (D).
In [47], per la prima volta, viene considerato il caso
tempo-discreto del controllore discontinuo con azione. La
struttura proposta viene arricchita con un termine aggiuntivo che
prende in considerazione anche la derivata del senale controllato
allo scopo di mantenere limitato il più possibile il fenomeno
del chattering che spesso si manifesta quando si utilizzano
controllori robusti di natura discreta. Nell'articolo si dimostra
la robustezza dell'algoritmo proposto nel confronti di disturbi
esterni del tipo a gradino, a rampa e a sinusoidale.
[2] C. Bonivento, G. Marro, R. Zanasi (Eds),
Colloquium on Automatic Control, Springer, Maggio 1996,
ISBN 3540760601, (A).
[16] C. Bonivento, R. Zanasi, "Advances in
Variable Structure Control", in Colloquium on Automatic
Control, (C. Bonivento, G. Marro and R. Zanasi Eds), pp. 178-226,
Springer, Maggio 1996, (C).
In [2], [16] viene presentata
una serie di risultati ottenuti nel campo del controllo robusto
dei sistemi fisici. In particolare, l'articolo si sofferma sulla
metodologia del Controllo Discontinuo con Azione Integrale nelle
due versioni tempo-continua e tempo-discreta. Nell'articolo sono
presenti numerosi esempi applicativi di questa tecnica. Alcuni di
questi sono simulativi, mentre altri descrivono applicazioni
pratiche fisicamente realizzate, come ad esempio il controllo di
velocità di un motore elettrico soggetto ad un forte disturbo di
coppia agente sul carico, oppure il controllo di posizione
"point-to-point" di un giunto di un sistema robotico.
[11] C. Bonivento, M. Sandri, R. Zanasi, "Discrete
Variable Structure Integral Controllers", Automatica, vol. 34,
no. 3, pp. 355-361, 1998. Presentato anche al 13th World Congress
- IFAC'96, vol. H, pp. 333-338, San Francisco, California, USA,
Giugno 1996, ISNB 0-08-0426050, (B).
In [11] vengono studiate le caratteristiche dinamiche del
Controllo Discontinuo con azione Integrale (DIC) nel caso
tempo-discreto. Nell'articolo viene proposta una versione discreta
del controllo DIC opportunamente modificata per tener conto delle
informazioni che sono disponibili sulla derivata temporale della
variabile di controllo. Questo tipo di controllore discreto
risulta essere molto efficace nella riduzione del chattering nel
caso in cui i parametri del sistema siano noti. Nell'articolo
viene proposta e analizzata anche una struttura di controllo
"adattativa" che permette di stimare efficacemente le variazioni
parametriche di tipo "inerziale" che si hanno all'interno del
sistema. La locale e asintotica stabilità del sistema
retroazionato viene dimostrata nel caso di disturbi esterni
costanti. Il controllore proposto viene poi utilizzato in
simulazione per controllare un motore in corrente continua
collegato ad una carico inerziale tempo-variante.
[15] R. Gorez, R. Zanasi, G. Antonelli, Y.L. Hsu,
"Sliding Mode Control of Robot Manipulators", in Advances in
Robotics - The ERNET perspective, Bonivento C., Melchiorri C.,
Tolle H. (eds.), World Scientific Publishing, pp. 87-96, Settembre
1996, (C).
In [15] il controllo Sliding Mode viene applicato al
controllo di posizione "point-to-point" di un manipolatore
robotico. Nell'articolo viene proposto l'utilizzo di una semplice
superficie di sliding, funzione non lineare degli errori di
posizione, mediante la quale è possibile ottenere dei
comportamenti "smooth" della variabile controllata mantenendo
nel contempo limitata la velocità massima ammissibile. La
comparsa di chattering nel sistema viene evitata utilizzando una
funzione di tipo "saturazione" al posto della funzione
"segno". Il raggiungimento esatto delle posizione finale viene
garantita dall'aggiunta di un termine integrale all'interno delle
legge di controllo. La tecnica proposta viene utilizzata per
controllare il primo giunto di un sistema robotico industriale
(Kuka 316). I dati sperimentali confermano i risultati teorici
ottenuti.
[63] C. Bonivento, C. Rossi, A. Tonielli,
R. Zanasi, "Azionamenti Elettrici: Controllo a Struttura
Variabile.", " Automazione e Strumentazione", pp. 123-129,
Settembre 1996, (E).
[62] C. Bonivento, C. Rossi, A. Tonielli,
R. Zanasi, "Azionamenti Elettrici: Alternative di Controllo",
" Automazione e Strumentazione", pp. 159-169, Ottobre 1996,
(E).
Gli articoli [63] e [62] documentano un
lavoro teorico e sperimentale riguardante l'applicazione della
tecnica Sliding Mode al controllo di azionamenti elettrici. In
particolare l'articolo [63] prende in considerazione
il problema del controllo di servomeccanismi di posizione e di
velocità e mostra che la struttura di controllo in cascata è
la più idonea per questo tipo di sistemi. In [62]
si mostra come le nuove tecniche di controllo robusto di tipo
"Sliding Mode" permettano di ottenere una soluzione molto
semplice e molto efficace nella reiezione dei disturbi esterni e
dei disturbi parametrici. Nell'articolo vengono anche riportate
alcune prove sperimentali riguardanti il controllo di velocità
di un manovellismo con agganciato un elemento terminale "folle".
[43] C. Bonivento, M. Sandri, R. Zanasi, "Discrete
Time Sliding Mode Controllers with Disturbance Estimation",
European Control Conference - ECC'97, Brussels, 1-4 July, 1997,
(D).
L'articolo [43] si occupa del problema della
stabilizzazione dall'uscita di un sistema lineare in presenza di
disturbi esterni non noti. La metodologia utilizzata è quella
dei regolatori a struttura variabile con azione integrale. Vengono
presi in considerazione sia il caso tempo-continuo che
tempo-discreto. Il sistema lineare considerato è costituito
dalla cascata di r integratori. La caratteristica principale dei
controllori proposti è la presenza nel regolatore di un'azione
integrale non lineare che agisce come "stimatore di tutti i
disturbi esterni presenti all'ingresso del sistema. Questo
stimatore fornisce un'azione di controllo feed-forward che
permette di mantenere piccola l'ampiezza del termine discontinuo
di controllo e quindi risulta essere efficace nella riduzione del
chattering. Nell'articolo si dimostra anche la stabilità del
sistema controllato in presenza di un disturbo esterno non noto
con derivata limitata.
[42] R. Gorez, R. Zanasi, G. Antonelli, C. Ganseman,
J. De Schutter, "Introduction of a Reset Action in Sliding Mode
Control of Robots", European Control Conference - ECC'97,
Brussels, 1-4 July, 1997, (D).
L'articolo [42] prende in considerazione quattro diversi
tipi di superfice di commutazione per un sistema a struttura
variabile che controlla il posizionamento point-to point di un
manipolatore robotico. Le caratteristiche del sistema di controllo
presentato vengono testate in un caso reale di controllo del
giunto base di un manipolatore a 6 gradi di libertà.
[41] C. Bonivento, R. Zanasi, "Review of Results of
Variable Structure Control for Applications to Mechanical
Systems", Workshop on "Modelling and Control of Mechanical
Systems", pp. 47-63, London, 17-20 June, 1997, (D).
L'articolo [41] riassume i concetti e le proprietà
fondamentali del Controllo a Struttura Variabile. In questo
articolo vengono riportati alcuni risultati teorici riguardanti
la stima dei disturbi esterni nei sistemi a struttura
variabile, sia di tipo tempo-continuo che tempo-discreto,
utilizzati per il controllo di sistemi meccanici. L'articolo
riporta dei risultati simulativi riguardanti il controllo di posizione di un
sistema elettromeccanico soggetto a forti variazioni
parametriche di tipo "inerziale".
[39] R. Zanasi, "Sliding Mode Output Regulation of
Linear and Nonlinear Systems", COSY Workshop on "Control of
Nonlinear and Uncertain Systems", London, 6-8 February 1998, (D).
[38] R. Zanasi, C. Melchiorri, L. Marconi,
"Sliding Mode Output Regulation of Nonlinear Nonminimum Phase
Systems with Relative Degree One", 6th IEEE Mediterranean
Conference on Control and Automation, Alghero, Italy, 8-11 June
1998, (D).
I due articoli [39] e [38] utilizzano la
tecnica Sliding Mode per controllare l'uscita di una sistema
dinamico. Vengono presi in considerazione i seguenti due casi: 1)
controllo di un sistema non lineare mediante retroazione statica
dello stato; 2) controllo di un sistema lineare con retroazione
dinamica del solo segnale errore. Vengono presi in considerazione
solo sistemi a grado relativo uno, sia a fase minima che a fase
non minima. Il disturbo esterno viene descritto mediante un
sistema dinamico neutralmente stabile.
[9] C. Bonivento, L. Marconi, R. Zanasi, "Output
Regulation of Nonlinear Systems by Sliding Mode", Automatica,
vol. 37, no. 4, pp. 535-542, 2001, (B).
[35] C. Bonivento, L. Marconi, R. Zanasi, "On the
Output Regulation of Nonlinear Systems by Sliding Mode", 14th
IFAC World Congress - IFAC'99, Beijing, China, 5-9 July 1999,
ISBN 0-08-043248-4, (D).
L'articolo
[9] prende in considerazione il progetto di un
regolatore sliding mode con retroazione dall'uscita in grado di
assicurare ad un sistema non lineare l'inseguimento asintotico di
una traiettoria di riferimento. Si fa l'ipotesi che la traiettoria
di riferimento venga generata da un sistema esterno neutralmente
stabile il cui stato deve essere noto. La metodologia di progetto
proposta nell'articolo è basata sulla teoria del "center
manifold", sul concetto di "controllo equivalente". In
[9] è stata pubblicata una versione espansa e
riveduta dei risultati preliminari che erano stati presentati in
[35].
9.3 Modellistica di sistemi fisici: Power-Oriented Graphs
Lo studio delle problematiche di modellistica e simulazione dei
sistemi dinamici ha portato il candidato a sviluppare particolari
schemi a blocchi, denominati Power-Oriented Graphs (POG) che
permettono un più diretto controllo dei flussi di potenza
presenti all'interno del sistema fisico. Le caratteristiche
principali di questa tecnica modellistica sono state descritte per
la prima volta in [59].
Successivamente, questa tecnica modellistica POG è stata
diffusamente utilizzata dal candidato all'interno di molti dei
lavori scientifici. Oltre agli articoli presenti in questa
sezione, si veda anche [21], [24],
[25], [26],
[29], [30], [31],
[32] e [34].
[59] R. Zanasi, "Power-Oriented Modeling of
Dynamical Systems for Simulation", IMACS Symp. on Modeling and
Control of Technological Systems - MCTS'91, vol. 2, pp. 31-35,
Lille, France, 7-10 May 1991, (D).
In [59], per la prima volta, vengono definite le
proprietà fondamentali degli schemi a blocchi, denominati
"Power-Oriented Graphs" (P.O.G.), orientati alla descrizione
dei flussi di potenza al'interno dei sistemi fisici. Si tratta di
normali "schemi a blocchi" opportunamente strutturati in modo da
mantenere accoppiate le variabili di stato il cui prodotto abbia
il significato fisico di "potenza fluente" in una determinata
sezione del sistema fisico. Gli schemi a blocchi che si ottengono
risultano particolarmente semplici e di struttura "modulare". La
quasi totalità dei sistemi "fisici" può essere
rappresentata graficamente utilizzando solamente due blocchi: un
"blocco di elaborazione" nel quale può essere immagazzinata
e/o dissipata energia, e un "blocco di connessione" che
trasforma le variabili di stato da un campo energetico all'altro
senza mai nè accumulare nè dissipare energia.
Altre caratteristiche dei "Power-Oriented Graphs" sono le
seguenti: a) diretta corrispondenza tra i blocchi dello schema e
gli elementi fisici; b) possibilità di inversione
ingresso-uscita del sistema senza modificare la struttura del
grafo; c) capacità di rappresentare sistemi fisici sia
mono-dimensionali che multi-dimensionali; d) possibilità di
trasformare gli schemi P.O.G. mediante l'utilizzo di semplici
regole di trasformazione; e) esistenza di un legame diretto tra la
rappresentazione grafica P.O.G. e la corrispondente
rappresentazione matematica nello spazio degli stati. f) nel caso
in cui alcuni dei parametri dinamici del sistema tendano a zero o
all'infinito, è possibile ottenere il corrispondente schema
P.O.G. "ridotto" semplicemente utilizzando un'opportuna
trasformazione di "congruenza".
[74]
R. Zanasi, K. Salisbury, "Dynamic Modeling, Simulation and
Parameter Identification for the WAM Arm", A.I. Memo No. 1387,
MIT, Cambridge, USA, Agosto 1992, (G).
In [74], la tecnica "Power-Oriented Graphs" è stata
applicata alla modellistica del sistema robotico WAM (Whole-Harm
Manipulator) con particolare attenzione al modello
elastico-inerziale del sistema di trasmissione delle coppie
motrici. La tecnica di "riduzione" degli schemi P.O.G. mediante
"trasformazioni di congruenza" si è rivelata particolarmente
utile per ottenere diversi "gradi di approssimazione" nella
modellistica del sistema di trasmissione. Il modello dinamico del
sistema robotico è stato poi utilizzato per "identificare"
alcuni dei parametri non noti del sistema. Nell'articolo vengono
inoltre presentati i risultati simulativi dell'intero sistema
robotico comparati con i corrispondenti valori sperimentali: la
corrispondenza ottenuta è molto buona.
[73] R. Zanasi, "A Mathematica Environment for
Modeling Robot Dynamics", Technical Report n. DEIS-LAR-08-96,
Università di Bologna, Ottobre 1992, (G).
In [73] sono stati riportati i dettagli tecnici
riguardanti una serie di comandi, sviluppati per il programma di
elaborazione simbolica Mathematica, che permettono di
ricavare facilmente e rapidamente il modello dinamico di un
qualsiasi manipolatore rigido a giunti rotazionali. Questi comandi
sono stati utilizzati in [74] per ricavare il modello
dinamico del sistema robotico WAM.
[51] R. Zanasi, "Power-Oriented Graphs for Modelling
Robotic Systems", invited paper for the IMACS/IFAC Second Int.
Symposium MIM-S2 '93, Special Session on "Intelligent Models
in Robotics", Brussels, Belgium, 12-16 Aprile 1993, (D).
Nell'articolo [51] la tecnica "Power-Oriented Graphs"
è stata applicata alla modellistica di un sistema robotico
avente sistema un di trasmissione di tipo "elastico".
Utilizzando le tecniche di trasformazione tipiche degli schemi
P.O.G. si è ricavato il modello dinamico "ridotto" del sistema
robotico nel caso in cui "solo alcune" delle elasticità del
sistema di trasmissione tendono a zero.
[71] R. Zanasi, "Power-Oriented Graphs for Modeling
Electric Motors", Technical Report n. DEIS-LAR-10-96,
Università di Bologna, Giugno 1993, (G).
[46] R. Zanasi, "Power-Oriented Graphs for
Modeling Electrical Machines", 8th Mediterranean Electrotechnical
Conference - MELECON'96, "Industrial Applications in Power
Systems, Computer Science and Telecommunications", pp. 1211-1214,
Bari, 13-16 Maggio 1996, (D).
In [71] vengono presentati i modelli dinamici di alcuni
motori elettrici ottenuti utilizzando la tecnica "Power-Oriented
Graph". Sono stati analizzati i seguenti motori elettrici: a)
motore in corrente continua; b) motore trifase sincrono
(brushless); c) motore trifase asincrono. Le rappresentazioni
grafiche P.O.G. che emergono dall'analisi svolta, mettono
chiaramente in evidenza la "struttura interna" dei motori: la
parte elettrica interagisce con la parte meccanica mediante un
blocco di "trasformazione" che non dissipa e non accumula
energia. Con una scelta opportuna del sistema di riferimento i
modelli dinamici di tutti i motori elettrici considerati assumono
una forma particolarmente semplice e chiara. Per eseguire le
trasformazioni tra i vari modelli dinamici ci si è avvalsi di un
formalismo "esponenziale" particolarmente compatto. Inoltre,
questo lavoro mette in evidenza gli stretti legami esistenti tra i
Power-Oriented Graphs e il modello dinamico "Lagrangiano" del
sistema fisico in esame. Alcuni dei risultati riportati su questo
rapporto interno sono stati pubblicati nell'articolo a carattere
divulgativo [46].
[72] R. Zanasi, "Modeling Time-Varying Dynamic
Systems by Using Power-Oriented Graphs", Technical Report
n. DEIS-LAR-09-96, Università di Bologna, Gennaio 1993, (G).
[68] R. Zanasi, "Power-Oriented Graphs: Basic
Properties", Technical Report n. DEIS-LAR-17-96, Università di
Bologna, Maggio 1996, (G).
In [72] sono stati riportati alcuni risultati preliminari
riguardanti alcune regole di trasformazione degli schemi P.O.G.
nel caso di modellistica di sistemi non lineari. Queste regole di
trasformazione sono state applicate, a scopo esemplificativo, ai
modelli dinamici di un manipolatore, di una cisterna a sezione
variabile e al moto di un corpo rigido nello spazio. Nel rapporto
interno [68] sono riportare una serie di interessanti
proprietà degli schemi a blocchi POG che non sono ancora state
pubblicate in altra sede.
[48] R. Zanasi, "Dynamics of a n-links
Manipulator by Using Power-Oriented Graphs", Symposium on Robot
Control - SYROCO'94, pp. 535-542, Capri, 19-21 Settembre 1994,
(D).
[44] R. Zanasi, "Robots' Dynamics by Using
Power-Oriented Graphs", International Symposium on Industrial
Robots, IRIS'96, pp. 593-598, Milano, 6-8 Ottobre 1996, (D).
Nell'articolo [48], la tecnica modellistica
"Power-Oriented Graphs" (POG) viene utilizzata per ricavare le
equazioni dinamiche non lineari di un manipolatore robotico a n
gradi di libertà. Prima si determina il modello dinamico del
manipolatore "elastico" che si ottiene quando nei giunti
vengono inserite delle elasticità. Successivamente, si determina
il modello dinamico del manipolatore "rigido" facendo tendere a
zero le elasticità inserite nei giunti. Utilizzando le
particolari proprietà strutturali della tecnica modellistica
"Power-Oriented Graphs" si dimostra che la riduzione al caso
"rigido" può essere ottenuta facilmente utilizzando una
trasformazione di congruenza nello spazio degli stati. Tale
trasformazione è di tipo rettangolare e permette di trasformare
e ridurre il sistema contemporaneamente. Il modello dinamico
"rigido" che si ottiene in questo modo ha una struttura interna
molto simile a quella che si ottiene utilizzando l'approccio a
"operatori spaziali". In [44] sono riportate, in forma
ridotta, alcune delle principali caratteristiche dei sistemi
dinamici descritti in [48].
9.4 Generazione di traiettorie ottime
Nella movimentazione e nel controllo dei sistemi elettromeccanici,
svolge una funzione importante la determinazione delle azioni di
controllo in avanti e la scelta della traiettorie ottime da
inseguire. In questo campo il candidato ha sviluppato particolari
strutture dinamiche non lineari che automaticamente generano le
traiettorie ottime "a tempo minimo" e "senza overshoot"
compatibili con opportuni vincoli che possono essere imposti alle
variabili di stato del sistema fisico in oggetto come, per
esempio, la saturazione degli ingressi o il valore massimo
ammissibile per variabili di stato del tipo: coppia, velocità,
accelerazione, jerk, ecc. Inizialmente il generatore di
traiettorie è stato sviluppato per sistemi del secondo ordine
tempo-continuo e tempo-discreto [45], [37],
[33], [10] , [8].
Successivamente il generatore è stato esteso anche al caso dei
sistemi del terzo ordine sia tempo-continui che tempo-discreti
[28], [7] . I
risultati più significativi dell'attività di ricerca svolta in
questo campo sono stati: 1) la determinazione della legge di
controllo che nel caso dei sistemi tempo-discreti del terzo ordine
garantisce l'inseguimento del segnale di riferimento in tempo
minimo e senza overshoot [7]; 2) la
determinazione della legge di controllo che nel caso dei sistemi
tempo-continui del terzo ordine garantisce tempo minimo e
l'assenza di overshoot anche nel caso in cui siano
contemporaneamente presenti dei vincoli sul valore massimo di
velocità, accelerazione e jerk [28].
[69] C. Guarino Lo Bianco, A. Tonielli, R. Zanasi
, "Discrete Time Implementation of a Nonlinear Trajectory
Generator", Technical Report n. DEIS-LAR-03-96, Università di
Bologna, Aprile 1996, (G).
[45] C. Guarino Lo Bianco, A. Tonielli, R. Zanasi ,
"Nonlinear Trajectory Generator", IECON'96 - 22nd Annual
International Conference on the IEEE Industrial Electronics
Society, The Lai Lai Sheraton Hotel, Taipei, Taiwan, Agosto 1996,
(D).
In [45] viene pubblicata per la prima volta la
struttura base del generatore di traiettorie del secondo ordine
nel caso tempo-continuo. I risultati presentati sono una
evoluzione degli studi preliminari che erano stati scritti sul
rapporto interno [69]. In questo articolo viene anche
introdotto per la prima volta un opportuno boundary layer nelle
vicinanze della superficie di commutazione per evitare l'overshoot
nel raggiungimento della posizione finale.
[37] R. Zanasi, C. Guarino Lo Bianco, A. Tonielli,
"Nonlinear Filter For Smooth Trajectory Generation", NOLCOS'98,
University of Twente, Enschede, the Netherlands, July 1-3 1998,
(D).
Nell'articolo [37] è riportata la prima versione
discreta del generatore di traiettorie del secondo ordine. In
questo articolo sono contenuti dei risultati preliminari relativi
al generatore di traiettorie del secondo ordine, sia
tempo-continuo che tempo-discreto, che porteranno successivamente
alla pubblicazione dell'articolo [10]. Rispetto a
quest'ultimo, in [37] la legge di controllo proposta ha
una forma già efficace, ma non ancora ottimizzata.
[33] R. Zanasi, R. Morselli, "Second Order Smooth
Trajectory Generator with Nonlinear Constraints", European
Control Conference - ECC'01, Porto, Portugal, pp. 1518-1523,
4-7 September 2001, ISBN: 972-752-047-2, (D).
In [33] viene presentato un generatore di traiettorie
tempo-continuo del secondo ordine che è in grado di garantire
l'inseguimento senza overshoot dei segnali di riferimento nel caso
in cui si abbiano vincoli non lineari sia sulla massima
accelerazione, |[x\ddot]| £ UM([x\dot]), che sulla massima
velocità, [x\dot]M- £ [x\dot] £ [x\dot]M+. Con
l'introduzione di un opportuno boundary-layer non lineare nelle
vicinanze della curva teorica di commutazione è possibile
garantire che il segnale di controllo sia sempre "continuo".
Quando l'ampiezza del "boundary layer" tende a zero, l'azione di
controllo diventa discontinua e la traiettoria generata dal
sistema diventa quella a tempo minimo.
[28] R. Zanasi, R. Morselli, "Third
Order Trajectory Generator Satisfying Velocity, Accelaration and
Jerk Constraints", IEEE CCA/CACSD 2002 Conference, Glasgow,
Scozia, pp. 1165-1170, 18-20 September 2002, ISBN: 0-7803-7387-1,
(D).
L'articolo [28] estende al caso
tridimensionale l'analisi del generatore di traiettorie del tipo
"tempo-continuo". In particolare si determina la struttura di un
nuovo regolatore che garantisce il prefetto inseguimento dei
segnali di riferimento, in "tempo minimo" e "senza overshoot",
anche nel caso in cui vi siano contemporaneamente dei vincoli
sulla velocità Vmin £ [x\dot] £ Vmax,
sull'accelerazione Amin £ [x\ddot] £ Amax e sul jerk
|\dddotx| £ U. Come caso particolare si ottiene anche la
struttura del generatore di traiettorie del secondo ordine con
limiti sulla velocità e sull'accelerazione.
[27] R. Morselli,
R. Zanasi, "Positioning Trajectory Generator with Nonlinear
Constraints", IEEE CCA/CACSD 2002 Conference, Glasgow, Scozia,
pp.1177-1182, 18-20 September 2002, ISBN: 0-7803-7387-1, (D).
In [27] viene presentato un generatore
di traiettorie del secondo ordine per sistemi tempo-continui in
grado di filtrare i tipici segnali di riferimento (gradini, rampe,
ecc.) fornendo in uscita un segnale continuo x(t) che soddisfa
vincoli del tipo: Vmin £ [x\dot] £ Vmax e
|[x\ddot]|=u £ UM(x). Questi vincoli possono cambiare
durante il normale funzionamento del sistema senza pregiudicarne
la stabilità. Inoltre, con questo generatore si ottengono
traiettorie a tempo minimo senza overshoot.
[25] R. Zanasi, R. Morselli, A. Visconti,
"Generation of Acceleration Profiles for Smooth Gear Shift
Operations", 28-th Annual Conference of the IEEE Industrial
Electronics Society - IECON'02, Sevilla, Spain, 5-8 November,
2002, ISBN: 0-7803-7474-4, (D).
In [25], il generatore di traiettorie del
terzo ordine è stato utilizzato per calcolare i profili di
accelerazione da imporre al veicolo per minimizzare l'ampiezza
delle oscillazioni della testa del passeggero, o del guidatore,
durante i cambi di marcia. In questo articolo si utilizza il
modello dinamico del sistema "testa-collo" messo a punto in
[26]. Il principale risultato dell'articolo è
quello di mettere in evidenza che il profilo ottimo di
accelerazione (e quindi di coppia) che minimizza le oscillazioni
della testa del passeggero è sensibilmente diverso da quello
trapezoidale che oggigiorno tipicamente viene utilizzato. Il
generatore di traiettorie proposto possiede l'interessante
proprietà di poter essere riconfigurato al volo (in termini di
accelerazione massima desiderata) durante il normale funzionamento
del sistema.
[10] R. Zanasi, C. Guarino Lo Bianco, A. Tonielli,
"Nonlinear Filter for the Generation of Smooth Trajectories",
Automatica, vol. 36, pp. 439-448, 2000, (B).
Nell'articolo [10] viene presentato un nuovo generatore
di traiettorie, basato su di un controllore non lineare a
struttura variabile, particolarmente utile per la generazione di
traiettorie nel campo del "motion control". Tale sistema è in
grado di "filtrare" i tipici segnali di riferimento (gradino,
rampa, ecc.) fornendo in uscita un segnale che soddisfa dei
vincoli, definibili a piacere dall'utente, sulle derivate
temporali massime e minime della traiettoria desiderata. Tali
vincoli possono essere modificati in linea durante il normale
funzionamento del sistema senza pregiudicare la stabilità e la
funzionalità del sistema. Si dimostra inoltre che la traiettoria
generata è quella che garantisce una transizione "in tempo
minimo" e senza "overshoot". Il generatore di traiettorie
considerato è quello del secondo ordine e viene analizzato sia
nella versione tempo-continua che tempo-discreta. Il principale
contributo del lavoro riguarda la versione tempo-discreta: si
dimostra che il controllore discreto a tempo minimo è composto
da una collezione di regolatori "lineari", ognuno dei quali è
attivo in una particolare regione del piano delle fasi. Le
caratteristiche del generatore proposto vengono anche verificate
in simulazione relativamente ad un caso pratico di inseguimento di
un segnale a dente di sega nel controllo di un utensile che opera
su di una linea di assemblaggio.
[7] R. Zanasi, R. Morselli, "Discrete
Minimum Time Tracking Problem for a Chain of Three Integrators
with Bounded Input", Automatica, vol. 39, pp. 1643-1649, 2003,
SSN: 0005-1098, (B).
L'articolo [7] estende al caso
tridimensionale i risultati teorici che in [10] erano
stati ottenuti per il generatore di traiettorie bidimensionale a
tempo-discreto. Nonostante la maggiore complessità del problema,
nell'articolo si mostra come mediante l'utilizzo di particolari
trasformazioni nello spazio degli stati sia possibile ottenere un
regolatore discreto che, pur mantenendo una struttura estremamente
semplice, garantisce l'inseguimento perfetto del segnale di
riferimento in "tempo minimo" e "senza sovraelongazione".
Nell'articolo si dimostra che anche per il caso tridimensionale il
regolatore discreto a tempo minimo è costituito da un insieme
numerabile di regolatori "lineari", ognuno dei quali è attivo
in una particolare regione dello spazio degli stati. Le superfici
che delimitano queste regioni hanno delle proprietà estremamente
interessanti che nell'articolo sono state evidenziate con
particolare attenzione. Risultati simulativi confermano la
correttezza dei risultati teorici presentati.
[8] C. Guarino Lo Bianco, R. Zanasi, "Smooth
profile generation for a tile printing machine ", IEEE Trans.
on Industrial Electronics, vol. 50, n. 3, pp. 471-477, June 2003,
ISSN 0278-0046 (B).
L'articolo [8] descrive l'utilizzo di un
generatore di traiettorie del secondo ordine, del tipo di quello
proposto in [10], nel caso di un'applicazione reale di
controllo di una macchina per la stampa di piastrelle posizionate
in modo non regolare su di una linea di trasporto in movimento.
Nell'articolo vengono riportati sia dei risultati teorici,
riguardanti principalmente la gestione a tempo minimo delle
condizioni iniziali che non rispettano i vincoli voluti, sia dei
risultati sperimentali ottenuti durante il reale funzionamento
della macchina.
9.5 Problemi di controllo in ambito "automotive"
Negli ultimi anni il candidato ha attivato numerose collaborazioni
di ricerca con importanti aziende che operano nel settore
"automotive" quali per esempio la Società Ferrari S.p.A. e la
Società Case-New Holland Italia. Tali collaborazioni hanno
portato il candidato ad approfondire numerose tematiche di
controllo in questo settore. In particolare, sono state affrontate
tematiche riguardanti il controllo di un sistema frizione
[19], [20], il controllo di coppia di un
sistema di trasmissione [34], il controllo elettronico
di un cambio marcia [21], di un servosterzo
[18], di un differenziale [24], ecc.
La tecnica modellistica "Power-Oriented Graphs" è stata
estesamente utilizzata per descrivere in modo semplice e diretto
il modello dinamico, quasi sempre non lineare, di quasi tutti i
sistemi elettromeccanici, anche complessi, presi in
considerazione.
[34] R. Zanasi, A. Visconti, G. Sandoni,
R. Morselli, "Dynamic Modeling and Control of a Car Transmission
System", 2001 IEEE/ASME International Conference on Advanced
Intelligent Mechatronics - AIM '01, Como, vol. 1, pp. 416-421,
9-11 July 2001, ISBN: 0-7803-6737-5, (D).
Nell'articolo [34] viene presentato il modello dinamico
del sistema di trasmissione di un'autovettura e viene proposta una
strategia per il controllo della coppia trasmessa. Tutti i
principali componenti del sistema di trasmissione (il motore, la
frizione, il cambio, il differenziale, ecc. ) sono stati descritti
utilizzando la tecnica modellistica Power-Oriented Graphs. Il
sottosistema "frizione con parastrappi" ha una dimensione
dinamica variabile, per cui è stato descritto e simulato
utilizzando la metodologia presentata in [32].
Nell'articolo viene presentata anche una semplice strategia per
controllare la coppia trasmessa all'autovettura durante le
"partenze" . I risultati simulativi riportati nell'articolo
dimostrano la correttezza del modello dinamico utilizzato e
l'efficacia della strategia di controllo proposta.
[32] R. Zanasi, G. Sandoni,
R. Morselli, "Simulation of Variable Dynamic Dimension Systems:
the Clutch Example", European Control Conference - ECC'01,
Porto, Portugal, pp. 3149-3154, 4-7 September 2001,
ISBN: 972-752-047-2, (D).
L'articolo [32] prende in considerazione i sistemi
a struttura dinamica variabile, cioè i sistemi che cambiano la
dimensione del vettore di stato durante il loro normale
funzionamento. La simulazione di questo tipo di sistemi è
tipicamente difficoltosa perchè richiede una continua gestione
di più modelli simulativi, delle relative condizioni iniziali e
delle politiche di passaggio da un modello all'altro.
Nell'articolo viene proposto un particolare modo di rappresentare
i sistemi a struttura dinamica variabile che ne facilita la
simulazione in tutte le condizioni operative. Il metodo viene
presentato facendo riferimento ad un sistema di n masse che
interagiscono tra di loro solo tramite attriti coulombiani. La
trasformazione di coordinate che viene proposta tende a separare
la "dinamica principale" del sistema, cioè quella che è
sempre attiva, da tutte quelle "relative", cioè quelle che
scompaiono quando la dimensione dinamica del sistema decade. La
politica di passaggio da una condizione dinamica all'altra viene
gestita calcolando il controllo equivalente di un opportuno
sistema multidimensionale a struttura variabile. Nell'articolo, il
metodo proposto viene applicato alla simulazione di un sistema
composto da quattro masse.
[31] R. Zanasi, G. Sandoni, A. Visconti "Dynamic
Model and Control of a Gearbox System", Mechatronics 2002,
Twente, Enschede, Netherlands, June 24-26 2002, (D).
In [31] viene presentato il modello dinamico POG di un
sistema di cambio marcia ad ingranaggi inserito all'interno del
sistema di trasmissione di un'autovettura. Viene inoltre fornita
una semplice strategia per controllare la coppia trasmessa durante
i cambi marcia. Risultati simulativi dimostrano l'efficacia della
tecnica di controllo proposta.
[26] R. Zanasi, R. Morselli, A. Visconti,
M. Cavanna, "Head-neck model for the evaluation of passenger's
comfort", IEEE/RSJ International Conference on Intelligent Robots
and Systems - IROS'02, Lausanne, Switzerland, pp.1403-1408,
September 30 - October 4, 2002, ISBN: 0-7803-7398-7, (D).
In [26] viene presentato un modello dinamico che
descrive il comportamento fisico del sistema testa-collo di un
passeggero di un'autovettura. Lo scopo del modello è quello di
valutare le sollecitazioni dell'apparato muscolare del passeggero
durante i cambi marcia. Dall'analisi dei dati sperimentali forniti
dalla Società Ferrari S.p.A. è stato anche possibile
individuare un semplice modello dinamico che descrive bene la
reazione del passeggero alle sollecitazioni esterne. In
simulazione si sono ottenuti dei risultati che concordano molto
bene con i dati sperimentali.
[24] R. Zanasi, G. Sandoni, R. Morselli,
"Mechanical and Active Car Differentials: Detailed and Reduced
Dynamic Models", Symposium on Mathematical Modelling - MATHMOD
2003, Vienna, Austria, 5-7 February 2003, pp. 1011-1020,
ISBN 3-901608-24-9, (D).
Nell'articolo [24] la tecnica modellistica POG viene
utilizzata per ricavare, sia nella forma "estesa" che nella
forma "ridotta", i modelli dinamici di 4 diversi tipi di
differenziale (convenzionale, meccanico, attivo ed evoluto)
tipicamente utilizzati dall'industria automobilistica.
[22] A. Bertacchini, R. Morselli, R. Zanasi,
P. Pavan, A. Bertoli, "Control Structures and Physical
Requirements for Steer-by-Wire Systems", International Congress
on Mechatronics - MECH2K3, Graz, Austria, 14-17 luglio, 2003,
(D).
[23] R. Morselli, A. Bertacchini, P.
Ferrari, P. Pavan, R. Zanasi, "Energetic Approach for
Steer-by-Wire in Off-Highway Vehicles", International Conference
in Control and Diagnostics in Automotive Applications - CD
AUTO'03, Sestri Levante (GE), Italia, 18-20 June, 2003, (D).
Gli articoli [22] e [23] fanno
parte di una linea di ricerca recentemente attivata che ha come
obbiettivo quello di analizzare le strutture di controllo più
adatte da utilizzare nei sistemi di tipo "steer-by-wire".
[21] R. Zanasi, G. Sandoni, R. Morselli,
A. Visconti, F. Baldet, F. Farachi, "Dynamic Models and Control
of an AMT Actuator System", International Congress on
Mechatronics - MECH2K3, Graz, Austria, 14-17 luglio, 2003, (D).
In [21] viene presentato il modello dinamico
dettagliato di un attuatore elettro-idraulico che aziona una
frizione a secco all'interno di un sistema Automated Manual
Transmission (AMT). Il modello prende in considerazione tutti i
principali componenti del sistema: il sistema idraulico di
alimentazione, l'elettrovalvola controllata, le connessioni
idrauliche e la frizione a secco. Il modello dinamico proposto
viene validato confrontando i risultati simulativi con quelli
sperimentali.
[19] R. Morselli, R. Zanasi, E. Sereni,
E. Bedogni, E. Sedoni, "Modeling and Control of Wet Clutches by
Pressure-control Valves", accepted for the IFAC Symposium on
Advances in Automotive Control - AAC'04, Salerno, Italia, April
19-23, 2004, (D).
[20] R. Morselli, R. Zanasi, R. Cirsone,
E. Sereni, E. Bedogni, E. Sedoni, "Dynamic Modeling and Control
of Electro-Hydraulic Wet-Clutches", IEEE 6th International
Conference On Intelligent Transportation Systems, Shanghai, China,
October 12-15, 2003, ISBN 0-7803-8126-2, (D).
I due articoli [19] e [20] fanno parte
di una nuova linea di ricerca che ha come obiettivo quello di
studiare il comportamento dinamico delle frizioni in bagno d'olio
comandate da un circuito elettro-idraulico. L'obiettivo futuro è
quello di giungere alla definizione di nuove strategie di
controllo che permettano di migliorare il funzionamento di queste
frizioni nelle normali condizioni operative.
[18] R. Morselli, M. Borsari, R. Zanasi,
A. Visconti , "Artificial Sensitivity for Power Steering: the
Proactive Safety Steering Control", accepted for the IFAC
Symposium on Advances in Automotive Control - AAC'04, Salerno,
Italia, April 19-23, 2004, (D).
L'articolo [18] propone una nuova strategia di
controllo per un servosterzo di tipo elettro-idraulico che aiuti
il "guidatore medio" a percepite in anticipo l'avvicinarsi delle
condizioni limite di aderenza della macchina prima che queste
vengano effettivamente raggiunte. Questo tipo di controllo crea
una sensitività artificiale nell'uso del servosterzo che ha come
scopo finale quello di migliorare la sicurezza di guida.
9.6 Altre tematiche di controllo
In parallelo alle attività di ricerca sopra descritte, il
candidato si è occupato anche di altre tematiche nel settore dei
controlli.
[36] G. Marro, R. Zanasi, "New
Formulae and Graphics for Compensator Design", IEEE International
Conference on Control Applications, Trieste, 1-4 September 1998,
ISBN 0-7803-4107-4, (D).
Nell'articolo [36], svolto in collaborazione
con il Prof. G. Marro sono state sviluppate semplici "formule di
inversione" che permettono la sintesi delle reti correttrici di
uso più comune (anticipatrice, ritardatrice e a ritardo e
anticipo) in modo semplice e diretto. Uno degli aspetti più
interessanti di queste formule di inversione è la loro chiara
interpretazione geometrica sul piano complesso di Nyquist;
[29] R. Zanasi, G. Sandoni, "Electronic Control
of a Multi-Phase Lighting System", 15th IFAC World Congress,
Barcelona, Spain, July 21-26, 2002, (D).
[30] R. Zanasi, G. Sandoni, "Modeling and
Electronic Control of a Lighting System", IEEE-ISIE'2002,
L'Aquila, Italy, July 8-11 2002, (D).
Negli articoli [29] e [30]
viene trattata la modellistica e il controllo elettronico
multifase di un sistema di illuminazione pubblica.
[61] R. Zanasi, L. Diacci, "Celle di
Carico ad Estensimetri Elettrici: i Vantaggi di una Soluzione
Digitale", Automazine e Strumentazione, anno LI, n. 9,
pp. 59-63, Ottobre 2003, (E).
L'articolo [61] fa riferimento ad
una attività di messa a punto di algoritmi per la compensazione
degli effetti di isteresi in dispositivi per la misura delle forze
e in particolare per le celle di carico. L'algoritmo non lineare
di natura discreta messo a punto in questo ambito è diventato
oggetto di un brevetto attualmente attivo a livello europeo.
[1] R. Zanasi, "Esercizi di Controlli
Automatici - Compiti d'esame svolti", Esculapio, Progetto
Leonardo, Bologna 1999, (A).
[3] C. Bonivento, C. Melchiorri, A. Tonielli,
R. Zanasi, " Controllo dei processi: schemi di lezione ed
esercizi", Pitagora, Bologna, Gennaio 1996, (A).
[4] C. Bonivento, C. Melchiorri, R. Zanasi, "
Sistemi di Controllo Digitale", Esculapio Editore, Collana:
Progetto Leonardo, Bologna, Dicembre 1995 (ristampa), (A).
[64] C. Bonivento, C. Melchiorri, R. Zanasi,
"Configurazioni e Dispositivi di Ingegnerizzazione dei Regolatori
PID Digitali", " Automazione e Strumentazione", pp. 103-110,
Gennaio 1996, (E).
[67] R. Zanasi, "Esercizi e Test di Controlli
Automatici", Technical Report n. DEIS-LAR-11-96, Università di
Bologna, Maggio 1996, (G).
I libri [1], [3], [4],
[67] e l'articolo [64] testimoniano
l'impegno svolto dal candidato nel preparare materiale didattico
che potesse essere di ausilio agli studenti nella preparazione dei
vari insegnamenti di cui il candidato è stato docente e/o
esercitatore.
Modena, 7 Novembre 2003 In fede,
Zanasi Roberto
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On 13 Feb 2004, 12:47.